Turismo e vacanze
21 Agosto 2017
I due laghi, Thun e Brienz, sono uno spettacolo della natura. La loro vista dall’alto, con il sole che bacia le acque, li rende ancora più affascinanti

Interlaken, la perla svizzera tra due laghi

di Tiziano Argazzi | 6 min

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Nell’Oberland bernese, cioè il Cantone di Berna, fra i laghi Thun e Brienz, uno con acque azzurro intenso e l’altro verde brillante, si trova Interlaken, una cittadina famosa per il suo stupefacente mondo alpino. Qui i paesaggi sembrano usciti da un  libro di cartoline illustrate.

Tutto il comprensorio è un inno alle acque, fresche e cristalline che scendono dalle Alpi ed assumono le forme più varie e affascinanti. Numerosi sono i salti d’acqua fra cui le cascate di Giessbach con il romantico ed omonimo Grand Hotel sospeso sul lago di Brienz e l’annessa funicolare e le altissime cascate di Staubbach (300 metri), decantate da Goethe, Mendelssohn e Lord Byron.

Fino alla fine dell’800 la cittadina era conosciuta come Aarmühle per via del fiume Aare che nasce dalle Alpi bernesi e, dopo una corsa di circa 300 chilometri, si butta nel Reno. E proprio l’Aare, con le sue braccia verdi, abbraccia l’intero centro, piccolo ed affascinante punteggiato da piccole caffetterie e bar molto animati.

La via privilegiata per lo shopping è l’Höheweg, una strada lunga circa 700 metri, che collega la parte ovest di Interlaken a quella est. È delimitata, da una parte, dai prati e dai fiori del parco di Höhematte, un polmone verde di 14 ettari e dall’altra da boutique con marchi famosi, orologerie, gioiellerie ed hotel esclusivi. Numerosi sono i ristoranti, anche italiani, che offrono una infinità di prelibatezze gastronomiche.

Interlaken una delle quattro Perle svizzere

La cittadina è il capoluogo di un distretto formato anche da altri quattro comuni, che si affacciano sui due laghi: Unterseen, Matten, Boningen, e Wilderswil. Ma è anche una delle quattro Perle svizzere in quanto ha da tempo aderito al programma di mobilità dolce di Alpine Pearls,  il network composto da località alpine (una trentina) che propongono vacanze rigorosamente “slow”. Vacanze studiate per fare del bene a se stessi e buttarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana. Qui sono di casa attività sportive dolci come golf, yoga e nordic walking in grado di rilanciare corpo e spirito.

Protetta da una serie di montagne  che superano di slancio i “tremila” metri (Eiger, Mönch e Jungfrau)   è anche l’ideale punto di partenza di numerose attività. Da qui è facile raggiungere riserve naturali, ruscelli dalle acque cristalline ed anche ghiacciai dalla punta imbiancata con neve perenne, tutti raggiungibili in poco tempo. Infatti i servizi pubblici composti da ferrovie di montagna, funivie, seggiovie e skilift, oltre ad essere di una puntualità incredibile, arrivano dappertutto. Ed infatti l’intera area può essere comodamente esplorata senza automobile: in treno, compresi quelli panoramici a scartamento ridotto, in battello, in funivia e, naturalmente, in bicicletta o a piedi.

In treno verso Schynige Platte e Jungfraujoch

In treno si arriva anche in alta quota. Ad esempio da Wilderswil (per raggiungerlo da Interlaken Ost c’è un treno ogni mezz’ora ed impiega 4 minuti)  , dalla primavera all’autunno, parte il treno a cremagliera con destinazione Schynige Platte. Collocata a 1.967 metri la si raggiunge in meno di un’ora. Una escursione assolutamente da provare. I vagoni sono uno “spettacolo nello spettacolo”. Ci si ritrova catapultati indietro nel tempo, nella Belle Epoque. Le panche in legno e i treni del XIX secolo emanano il fascino del passato e riportano in vita un’epoca da tempo andata. Durante la marcia il personale del treno scende ad ogni fermata per manovrare manualmente gli scambiatori. Arrivati a destinazione vi sono varie possibilità di escursione. Dalla piccola stazione partono due sentieri uno di dodici chilometri che offre una vista a 360 gradi sui monti circostanti ed uno più breve, ad anello, che si percorre senza troppa fatica in circa due ore. A poca distanza anche un bel giardino botanico alpino con oltre 600 specie di piante di alta quota, perfettamente curato. Nel ristorante panoramico, dotato anche di alcune camere da letto, si possono gustare numerose specialità svizzere e piatti internazionali con lo sguardo doppiamente appagato, dalle prelibatezze presenti nel piatto e dallo spettacolo delle montagne circostanti.

Un altro viaggio che non può mancare è quello sullo Jungfraujoch con il treno a cremagliera. La destinazione è la stazione ferroviaria più alta d’Europa, a 3.454 metri di altezza, nel cuore del patrimonio dell’Unesco “Alpi Svizzere Jungfrau-Aletsch”. Dal Kleine Scheidegg, la cremagliera circola tutto l’anno attraverso il ripido tunnel verso lo Jungfraujoch. Il treno si arrampica nel ventre della montagna sotto le vette dell’Eiger e del Mönch coprendo un dislivello di circa 1.400 metri in poco più di sette chilometri. Arrivati in cima si può ammirare un meraviglioso mondo d’alta montagna fatto di ghiaccio, neve e rocce.

In battello sul lago di Brienz

Dopo il ritorno ad Interlaken ci si può concedere  una rilassante gita in battello su uno o entrambi i laghi. Lungo il percorso si rimane letteralmente affascinati dal paesaggio e dai tanti villaggi di pescatori, alcuni molto pittoreschi, che sembrano usciti da un libro di cartoline illustrate. Molto piacevole quella sul lago di Brienz. La flotta attualmente in navigazione conta cinque battelli fra cui il “Lötscherg”, una imbarcazione a vapore del 1914, completamente restaurata. La destinazione finale è Brienz un delizioso villaggio sulla sponda orientale. L’attracco è situato in prossimità delle due stazioni ferroviarie: dalla prima partono i treni diretti ad Interlaken, Meiringen-Hasliberg, Brünig, Lucerna e Engelberg. Dalla seconda, molto piccola, situata di fronte all’imbarcadero, partono i treni a vapore a cremagliera che in un’ora circa conducono (da giugno ad ottobre)  in cima al Rothorn di Brienz a 2350 metri di altezza, paradiso delle escursioni. Attaccata alla stazione c’è l’officina dove viene fatta la manutenzione a questi giganti d’acciaio figli di un’epoca (quella delle macchine a vapore) che ha fatto da traino allo sviluppo moderno.

La zona più romantica di Brienz è senza dubbio la sua parte vecchia che si distende lungo la Brunngasse, la strada conosciuta anche al di fuori dei confini nazionali, essendosi aggiudicata il titolo di “Strada più bella d’Europa”.  La maggior parte degli chalet risalgono al XVIII secolo e le facciate sono impreziosite da sculture in legno e da tantissimi fiori.

Brienz è famosa anche per i suoi scultori su legno e vanta una lunga tradizione nella sua lavorazione, al punto di disporre ancora oggi di una scuola di scultura su legno e di una di liutai.
Altra “chicca” è il Museo dell’habitat rurale di Ballenberg (fino al 31 ottobre è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17). Gestito da una fondazione privata ripercorre la vita nelle case e nelle fattorie della campagna svizzera dal XVI al XIX secolo, con fedeli riproduzioni delle ambientazioni di cucine, soggiorni e laboratori; qui non sono esposti pezzi rari e polverosi da museo, ma uno scenario vivo e coinvolgente. Dagli anni ’70 in Svizzera non si demoliscono le antiche case contadine, le stalle, i forni per la cottura del pane o i granai. Se devono essere sostituiti da costruzioni moderne, si smantellano e si ricostruiscono, pietra su pietra, nel “Museo all’Aperto Ballenberg” preservando in tal modo una fetta importante di storia, cultura e tradizioni che, in caso contrario, andrebbero perse.

Dove dormire: ad Interlaken c’è l’Hotel Carlton-Europe  (www.carltoneurope.ch) un discreto “trestelle” situato nella zona centrale, sulla passeggiata Höheweg, a 100 metri dalla stazione ferroviaria di Interlaken Ost.

Dove mangiare: A Brienz si consiglia una sosta golosa nell’ottimo hotel ristorante Steinbock (www.steinbock-brienz.ch)  situato sulla Hauptstrasse 123, la via principale del paese. Si mangia molto bene ed il rapporto qualità-prezzo è interessante.

Info: www.interlaken.ch e www.brienz-tourismus.ch

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