Codigoro
21 Agosto 2017
Presa di posizione dei segretari provinciali socialisti, rapporto sempre più freddo con il Partito Democratico

Caso Zanardi, il Psi difende il vice Finotti e fa traballare l’intesa con il Pd

di Redazione | 3 min

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Il vicesindaco di Codigoro Finotti

Codigoro. Se il sindaco Zanardi toccherà il suo vice Marco Finotti, allora lei e il Partito Democratico dovranno fare i conti con il Psi, non solo a Codigoro.

È questo il contro-avvertimento che i socialisti mandano al primo cittadino di Codigoro e agli alleati del Pd, non solo a livello comunale ma anche provinciale, dopo l’avvertimento lanciato sabato dalla Zanardi nei confronti del suo vice sulla questione migranti.

«Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni della Sindaca Zanardi nei confronti del vicesindaco Finotti, reo d’avere dichiarato (nel bel mezzo di una rissa a mezzo stampa interna al Pd che ha visto intervenire Renzi), di non essere stato informato della decisione di ufficializzare alla stampa l’idea, non possibile, di aumentare le tasse ai cittadini ospitanti», si legge in una nota stampa del Psi, firmata dai segretari Rita Cinti Luciani e Davide Stabellini. I due riportano anche un dettaglio non secondario: «Prima dei fatti, il vice-sindaco aveva chiesto alla segretaria un appuntamento con la stessa sindaca per affrontare il tema migranti, incontro annullato senza alcuna telefonata della stessa. Curioso anche che un vice-sindaco debba chiedere un appuntamento alla segretaria per parlare con il suo sindaco».

E così i socialisti ferraresi si dicono «esterefatti dalle ennesime dichiarazioni e dalle accuse infondate della sindaca nei confronti del vice-sindaco Finotti, al quale confermiamo la fiducia e di essere al suo fianco».

E qui arriva però un ammonimento non solo per il sindaco, ma anche per il suo partito, il Pd e non solo a Codigoro: «Vogliamo ricordare che il centro-sinistra, a Codigoro, ha vinto con il contributo determinante dei due consiglieri socialisti e che le dichiarazioni della sindaca apparse anche oggi sulla stampa lasciano intendere una ricostruzione dei fatti non vera e soprattutto pretestuosa (un sindaco generalmente parla con il suo vice direttamente e affronta personalmente questioni politiche e chiarimenti). Dopo tanti insulti, accuse, ritrattazioni e rilanci sui media, tutte interni al Pd, partito della sindaca, l’agnello sacrificale diventa il vice-sindaco? Per parte nostra, ogni azione di delegittimazione e se ci saranno atti conseguenti nei confronti del vice-sindaco Finotti, di cui Zanardi e il Pd si assumeranno la responsabilità politica, rappresenterà certamente un atto contro il Psi, una forza politica che ha dato sempre al territorio provinciale, un contributo importante di idee e persone, lealtà e correttezza. In tal caso intraprenderemo tutte le azioni politiche conseguenti».

«L’impressione – continua la parte critica – è che ancora una volta si assista allo scaricare sugli alleati, problemi interni al Pd legati magari ad incarichi e ruoli disattesi, problemi che hanno portato già a perdere le elezioni in alcuni comuni partendo da Poggio Renatico per arrivare da ultimo a Terre del Reno e non solo. Nel contempo dove da sempre il rapporto politico appariva buono come a Ferrara, abbiamo assistito ad un rimpasto senza alcune informazione preventiva. Prevale la presunzione di autosufficienza? Meglio saperlo. La necessità di un incontro a chiarimento di un rapporto storico non è più rinviabile, – concludono i segretari del Psi – diversamente i socialisti non si sentiranno più vincolati ad un rapporto col Pd ferrarese che decima senza motivo i suoi alleati».

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