Attualità
21 Agosto 2017
Hassan Samid: “La gente ha paura. Prima di tutto bisogna costruire una forte comunità, musulmana ma anche ferrarese”

Centro Islamico, il nuovo direttivo: “Attenzione al terrorismo mediatico”

di Redazione | 3 min

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Hassan Samid durante una manifestazione a Bondeno contro il terrorismo

di Cecilia Gallotta

Il Centro di Cultura Islamica di via Traversagno ha un nuovo volto, quello del neo presidente Hassan Samid, che si presenta pieno di speranze concrete per la comunità musulmana, sempre più presente anche a Ferrara.

Quale missione avrà il nuovo direttivo?

Più che il direttivo, diciamo che è un po’ tutta la gestione che non cambiava da 15 anni. E in questi 15 anni ci si è concentrati per forza di cose a finire lavori per dare vita a questo centro: per questo c’è stato un sacrificio importante. Ora, costruito il centro, vorrei farlo funzionare a servizio della comunità, non solo musulmana ma anche ferrarese. Dare spazio ai giovani, per esempio, e anche alle donne, in minoranza fra i frequentatori del centro, e soprattutto prendere una figura, un Imam, che sia ben preparato e che possa davvero fungere da guida e riferimento stabile. Finora, anche per motivi economici, abbiamo purtroppo sempre avuto figure transitorie.

E’ una comunità consistente quella musulmana nella realtà ferrarese?

Già in provincia i Centri di Cultura cominciano ad essere diversi, e solo all’interno del Comune di Ferrara ce ne sono ben tre, tutti molto frequentati. Più che i musulmani presenti ci interessano ovviamente quelli praticanti, e solo durante la preghiera del venerdì – il momento più importante – sono presenti circa 150 persone.

Qual è lo stato dell’arte della comunità islamica? Ipotizza mai l’eventuale costruzione di una moschea a Ferrara?

Bisogna conoscere i propri limiti e per ora è meglio che ci accontentiamo. Già è un’utopia quella di avere un centro che non sia un ex casolare o un capannone ristrutturato. Forse non siamo ancora pronti, nel senso che prima bisogna costruire una forte comunità di fedeli, e poi i ‘muri’ vengono dopo. Preferisco avere prima un Imam più preparato e qualche tappeto un po’ più vecchio.

Cosa ne pensa della recente affermazione del consigliere Claudio Fochi postata su facebook (“Qualcuno mi spiega perché i terroristi sono tutti musulmani?”)

Sinceramente? Gli ho risposto chiedendogli l’amicizia su facebook. Spero che l’accetti. In genere il suo movimento è di vedute un po’ più ampie, e se uno formula affermazioni così, da ’abc’ di Topolino, non ha senso rispondere e neanche fare politica. Però la sua affermazione è un segnale, perchè ne ho notate analoghe non solo da parte sua, e anche da parte di altri partiti politici. Credo che oltre al terrorismo bisogni fare attenzione anche a quello mediatico, che purtroppo ha molto impatto.

Hidri, l’uomo di Vigarano che è stato allontanato dal Paese per sospetto terrorismo, frequentava il suo Centro. Ha notizie di lui?

Sì, ha sempre frequentato il Centro e sono rimasti alcuni suoi parenti che ogni tanto ci tengono aggiornati. Sappiamo che ha in corso procedimenti con avvocati, ma anche se dal tribunale di Bologna fu dichiarata la sua innocenza, penso che saranno difficili. A volte pur di salvaguardare la sicurezza purtroppo, va a finire che si cacciano via persone solo per sospetti, e questo non è giusto. Intendiamoci: è vero che a casa propria uno può fare cose che neanche i propri fratelli verrebbero a sapere, ma il fatto è che hanno scritto e detto cose false su di lui anche dell’attività che aveva qui al Centro, che noi conoscevamo bene. Anche solo la lingua in cui predicava. E allora un punto interrogativo ce lo si pone, e tutta questa vicenda non fa che alimentare la paura della gente, e dei fedeli.

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