Nel pomeriggio di ieri, giovedì 17 agosto, gli uomini della squadra mobile sono tornati in casa Bartolucci, dove il 3 agosto scorso il 77enne Galeazzo ha ucciso moglie Mariella e figlio Giovanni, prima di dare fuoco all’edificio e poi togliersi la vita in Boccacanale di Santo Stefano.
Il nuovo sopralluogo è durato circa 45 minuti ed è avvenuto più o meno nell’orario in cui alla Certosa si sono svolte, in forma privata, le esequie della famiglia Bartolucci.
Da indiscrezioni pare che gli inquirenti stessero cercando tra le macerie la presenza di eventuali lettere o altri scritti del 77enne che facessero presagire le sue intenzioni omicidiarie e suicidarie e altri indizi che corroborassero il solido quadro probatorio fin qui formatosi.
Da quel che si apprende pare che la ricerca – resa molto difficile anche dalle condizioni dell’immobile dato alle fiamme – non abbia comportato ulteriori scoperte eclatanti, né nella direzione di confermare l’ipotesi del duplice omicidio-suicidio realizzato in autonomia da Galeazzo Bartolucci, né in quella di fornire ulteriori e diverse direzioni all’indagine.
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