Lagosanto
12 Agosto 2017
Sindaco e assessore: “Progetto fatto quando il builancio lo permetteva; non c'è stata negligenza dell'amministrazione”

Niente fondi alle scuole di Lagosanto per motivi di tempo

di Redazione | 3 min

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Il sindaco Maria Teresa Romanini

Lagosanto. “Il piano scuole dell’Emilia Romagna sull’edilizia scolastica che si sta realizzando in questi ultimi tre anni è partito nel 2015 ed occorre fare un po’ di chiarezza sull’iter di questa programmazione”.

In merito all’articolo “Fondi per l’edilizia scolastica, Lagosanto a secco”, il sindaco Maria teresa Romanini e l’assessore alla pubblica istruzione Antonella Mazzotti spiegano che “il piano scuole dell’Emilia Romagna sull’edilizia scolastica che si sta realizzando in questi ultimi tre anni è partito nel 2015 ed occorre fare un po’ di chiarezza sull’iter di questa programmazione”.

Il decreto-legge n. 104-2013 ha previsto che le Regioni possano essere autorizzate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con Cassa Depositi e Prestiti e con gli istituti di credito.

“I mutui – riprendono sindaco e assessore – sono destinati alla realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari di proprietà degli enti locali. Inoltre, i finanziamenti possono contribuire alla costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e alla realizzazione di palestre nelle scuole o a interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche già esistenti”.

Entro il 31 marzo 2015 le Regioni dovevano trasmettere ai tre ministeri i piani regionali triennali di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste presentate dagli enti locali e i piani annuali, “tenendo conto di eventuali progetti già segnalati dalle amministrazioni che avevano risposto alla nota del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 marzo 2014 e a quella del 16 maggio 2014 e di progetti esecutivi immediatamente cantierabili che non erano oggetto di altri finanziamenti statali”.

Per rientrare nei piani regionali triennali di edilizia scolastica la giunta dell’Emilia Romagna nella delibera n.132 del 16/02/2015, “Attuazione dell’ art. 10 del D.L.104/2013 convertito con L. 8 novembre 2013 n. 128 in materia di edilizia scolastica” e del decreto interministeriale applicativo, fissava la data del 12/03/2015 come termine di trasmissione dei piani provinciali approvati dagli organi competenti.

“Tutta questa premessa esplicativa – vengono al dunque Romanini e Mazzotti – per chiarire, una volta per tutte, come mai le scuole di Lagosanto non compaiono in questo piano triennale di ristrutturazione regionale. Per poter accedere ai fondi occorreva avere, per quella data, una progettazione della ristrutturazione della scuola di Via Roma. Tale progettazione è stata realizzata in un secondo momento quando il bilancio lo ha consentito”.

I nuovi fondi per la riqualificazione degli istituti dell’ Emilia Romagna, delibera della Giunta Regionale del 10 aprile 2017 n. 472, “non sono altro che frutto delle comunicazioni di alcune amministrazioni che hanno rinunciato ai fondi ricevuti e quindi si è proceduto ad una ripartizione degli stessi fra i progetti in graduatoria 2016. L’amministrazione comunale da tempo ha contattato l’assessore al Coordinamento delle Politiche Europee allo Sviluppo, Scuola, Formazione Professionale, Università, Ricerca e Lavoro prof. Patrizio Bianchi, per rimanere aggiornati in merito ad una eventuale prossima programmazione regionale 2018/2020 di edilizia scolastica”.

Il fatto di non aver potuto partecipare a questa tornata di fondi, insomma, “non dipende dalla negligenza di questa amministrazione, ma dal fatto che non si era in possesso di nessun tipo di progettazione scolastica da presentare. Il comune rimane a disposizione di benefattori, con idonea qualifica alla progettazione che ne voglia far dono a scopo di poter pubblicizzare le proprie doti professionali, per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici tecnici del comune di Lagosanto”.

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