Graziella Ferretti

Codigoro. L’Udi di Codigoro difende l’operato della sindaca Alice Zanardi, al centro della bufera mediatica nazionale sulla questione migranti, perché “assieme a lei, fin dagli eventi relativi alle donne profughe respinte dai cittadini di Gorino, in forma attiva abbiamo partecipato all’ospitalità; per questo vogliamo credere che il comunicato della prima cittadina fosse una semplice provocazione nei confronti di persone che lucrano trasformando la solidarietà in un business”.

Il messaggio dell’Udi (Unione Donne in Italia, l’acronimo che dal 2002 sostituisce l’ex Unione Donne Italiane “proprio in considerazione dei mutamenti nella composizione degli abitanti nel nostro paese”) è a firma della referente Graziella Ferretti che, fra l’altro, è stata collega di giunta della Zanardi nella passata legislatura, quando l’attuale sindaca era ancora una ‘vice’ e la Ferretti il suo braccio destro con le deleghe all’Ambiente e alle Pari Opportunità.

“Siamo consapevoli delle necessità di avere una buona gestione del flusso dei migranti, da parte del governo centrale e ancor prima della Comunità Europea, ribadendo però – sottolinea Graziella Ferretti – che l’Udi ha sempre visto l’accoglienza come una forma civile di convivenza e arricchimento culturale, e non ha mai fatto distinzione fra i colori della pelle”.

“Per questo chiediamo di unire le forze di amministrazioni pubbliche e mondo delle associazioni, nel farci promotori di maggiori tutele sia per i territori, sia per i profughi – prosegue la referente Udi -. La nostra associazione si è sempre battuta contro ogni tipo di violenza e prevaricazione e, preoccupati dai toni e dai commenti che alcune persone hanno affidato a facebook, a seguito del comunicato della nostra sindaca, facciamo appello al buon senso comune perché nessuna forma di intolleranza avvenga, certi che sul nostro territorio non si sono mai verificati abusi di nessun genere, né da parte dei migrati, e tanto meno da parte dei cittadini”.

Ben vengano quindi i controlli, perché “siamo convinti che i controlli di competenza dell’amministrazione debbano essere attuati ora come in passato – specifica la Ferretti -, assicurando che tutti gli attori dell’accoglienza svolgano le mansioni previste dalla norma che hanno la finalità di garantire una buona integrazione che significa anche sicurezza per i territori; come ad esempio visite sanitarie, alfabetizzazione e di dare loro una dignità attraverso piccole attività quotidiane che li tolgano dal torpore e dall’inerzia”.

“I controlli attenti e precisi hanno anche una seconda valenza – aggiunge la Ferretti -, quella appunto di scoraggiare eventuali azioni di puro interesse economico, sfruttando una situazione di emergenza nazionale. È proprio nei momenti di crisi che diventa importante un dialogo competente, chiaro e continuativo con i cittadini, ricordando che ognuno di loro ha pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”.