Argenta. “A distanza di meno di un anno (l’ultima volta fu il 28 novembre 2016), ci siamo ritrovati a dover vivere un consiglio comunale disertato dalla maggioranza”. La denuncia dei consiglieri del M5S Luca Bertaccini e Daniele Gulinelli risuona tra le sale (vuote) del municipio di Argenta.

La seduta del 4 agosto avrebbe dovuto vedere la discussione e votazione dello stato patrimoniale riclassificato e rivalutato all’1 gennaio 2016 e del conto economico e dello stato patrimoniale relativi alla gestione 2016.

La seduta, voluta dal sindaco e dalla sua giunta, a seguito del ritiro sempre dello stesso punto dall’ordine del giorno del consiglio del 31 luglio 2017, non ha potuto vedere nessuna discussione per la mancata presentazione dei consiglieri di maggioranza (tra gli scranni solo la presidente del consiglio Nadia Cai) e fatto ancor più eclatante anche del sindaco e di tutti gli assessori.

“Anche in questo caso, come per la seduta del novembre 2016, la motivazione di tale decisione deriva dal fatto che si è convocato un consiglio comunale senza avere la documentazione necessaria al suo corretto svolgimento – ricordano i pentastellati -. La data del 4 agosto è stata voluta fortemente dal sindaco, ma a quanto pare non aveva fatto i conti con il collegio dei revisori dei conti dei quali mancava l’indispensabile parere”.

“Siamo ormai abituati, ma non rassegnati alle dimostrazioni di inadeguatezza della giunta Fiorentini, ma quello che non comprendiamo è come i nostri colleghi consiglieri del gruppo di maggioranza intendano espletare il loro ruolo – commentano Bertaccini e Gulinelli -. Un onore-onere primario all’interno della gestione dell’ente, carico di una responsabilità
assunta, il giorno del voto, nei confronti dell’elettore che non è semplicemente quella di alzare la mano in segno di approvazione o di urlare per opporsi in segno di contrarietà o di disertare un’aula per evitare lo svolgimento di un consiglio comunale”.

“A nostro avviso, la responsabilità è di provare a fare qualcosa per l’ambito comunale nel quale si è eletti e nel caso specifico il consigliere comunale non deve fare da capro espiatorio per le negligenze di una giunta inadempiente ai suoi compiti – chiosano i rappresentanti del M5S -. Evidentemente invece per i colleghi di maggioranza va tutto bene….”.