Poggio Renatico
4 Agosto 2017
Protesta contro l'arrivo di 48 migranti. "Non manifestiamo contro un'altra razza, esercitiamo la legittima difesa"

Nicola Lodi a Poggio: “Meglio razzisti che invasi”

di Redazione | 2 min

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di Serena Vezzani 

Poggio Renatico. “Meglio essere etichettati razzisti che essere invasi”: così Nicola “Naomo” Lodi, segretario comunale della Lega nord di Ferrara, alla manifestazione anti-migranti organizzata dal Carroccio giovedì sera, nei pressi dell’agriturismo, ex base Nato, in via per Ferrara, che diventerà una struttura d’accoglienza per 48 richiedenti asilo.

Una manifestazione che ha visto la presenza di circa 150 persone, tra cui il sindaco di Poggio Renatico e il vicesindaco, rispettivamente Daniele Garuti e Andrea Bergami, Fabio Bergamini, sindaco di Bondeno, Marco Pettazzoni, consigliere comunale centese e consigliere regionale Ln, le segreterie di Portomaggiore, Argenta, Vigarano, Terre del  Reno e  Ferrara.

E durante la quale è stato chiesto a gran voce alla cooperativa responsabile dell’accoglienza, la Meeting point, di “annunciare uno stop”: denunciandone la posizione fortemente isolata, l’assenza di linee di trasporto, la presenza di soli 30 residenti.

“Si tratta di una bellissima struttura che sicuramente non ha i requisiti per accogliere 48 richiedenti, e che finirebbe per mancare di condizioni igieniche come in moltissimi altri complessi”.  E, si chiede Lodi, “con che criterio sia stata scelta dal prefetto Tortora”.

L’ex base Nato è infatti, secondo il sindaco di Poggio Renatico Garuti, posizionata in una zona che si allaga facilmente, “non idonea né opportuna”: manca inoltre “un’ipotesi progettuale d’inserimento. Al 95% sono immigrati economici, non profughi, e il loro coordinamento che viene demandato a sindaci e cooperative è sintomo di un’abdicazione totale della funzione dello Stato”.

Lapidarie anche le parole di Gianluca Vinci, segretario nazionale Lega nord Emilia: “Nessuno scappa da nessuna guerra”; mentre Fabio Bergamini, primo cittadino di Bondeno, si è rivolto a “i buoni samaritani dell’accoglienza, che danno dei razzisti a noi, mentre si mangiano i 4,5 milliardi destinati agli stranieri, lasciando 5 milioni di italiani sotto la soglia della povertà”.

A concludere Roberto Marcato, assessore regionale del Veneto: “Non manifestiamo contro un’altra cultura, razza, idea politica o religione: esercitiamo la legittima difesa contro uno Stato che non ci difende. Qui non c’è più spazio: ricordatevelo quando andrete a votare”.

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