Argenta
4 Agosto 2017
I segretari del pubblico servizio: «Lavoratori pagati come collaboratori a progetto, non ci sono presupposti per un Patto per il Lavoro»

Argenta. Nidi d’infanzia: sindacati polemici sulle esternalizzazioni

di Redazione | 3 min

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Da sinistra: Cerini, Bertelli e Vitali

Argenta. Se da un lato sono arrivati i complimenti dallo Ies Antoni Maura di Palma di Maiorca nell’ambito del progetto Erasmus, dall’altra arrivano le aspre critiche sindacali.

Parliamo della gestione dei nidi d’infanzia di Argenta che solo lo scorso giugno hanno ricevuto la visita di ‘studio’ da parte di una delegazione dell’istituto spagnolo, che ne ha apprezzato la qualità. Mentre, oggi, i segretari dei sindacati del pubblico servizio Cgil, Cisl e Uil (Natale Vitali, Francesco Bertelli e Sabrina Cerini), attaccano senza mezzi termini l’avvenuta completa esternalizzazione dei servizi educativi.

«In poco più di un mese questa stessa amministrazione ha proceduto ad esternalizzare l’ultima sezione a gestione diretta – scrivono in una nota i rappresentanti di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl -. Ad oggi, ad eccezione del coordinamento pedagogico, non è rimasto niente gestito direttamente dal comune. Di un servizio che era appena stato riconosciuto di qualità eccelsa».

Per i sindacati si tratta di una scelta «squisitamente politica», che «non tiene conto delle possibilità che la legge dava, e continua a dare, rispetto all’assunzione diretta del personale educativo. Scelta compiuta, ad esempio, dal Comune di Ferrara. Che sta stabilizzando una ventina di educatrici». Inoltre, proseguono i sindacalisti «la scelta non tiene neanche conto dei maggiori costi a carico dell’Amministrazione che questa esternalizzazione comporterà, almeno stando a quanto dichiarato a noi dal vicesindaco. Che ha puntato sull’importanza che il controllo rimanga comunque in capo al pubblico».

Ma è proprio qui che l’attacco si fa più pesante: «Il Comune ha mai controllato come venivano realmente spesi i soldi che dava e tuttora da alle scuole pubbliche per il servizio di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili? Noi pensiamo di no – affermano le organizzazioni sindacali -. Altrimenti si sarebbe accorto che le cooperative vincitrici di questi bandi assumevano i lavoratori come collaboratori a progetto e li pagavano meno di quanto previsto dalle tabelle provinciali del costo del lavoro. Il tutto con soldi dei cittadini e delle cittadine di Argenta. La scelta, squisitamente politica, non tiene neanche conto di quanto affermato nel patto per il lavoro regionale, che prevede espressamente il mantenimento e la creazione di buona occupazione».

«Se questi sono i presupposti su cui costruire il patto per il lavoro di Argenta, per le categorie del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e UIl la discussione è già chiusa», affermano ancora i sindacati: «Un comune che scientemente esternalizza un servizio che potrebbe continuare a gestire in forma diretta spendendo meno risorse pubbliche e garantendo diritti e salario ai lavoratori ed alle lavoratrici, non è nelle condizioni di proporre nessun patto per lo sviluppo del territorio. Non possiamo che confermare l’assoluta contrarietà alla scelta compiuta dalla giunta del comune di Argenta che comporterà un costo maggiore per la collettività, un peggioramento delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolte in questo percorso, un rischio dell’abbassamento della qualità complessiva del servizio. Lo stesso servizio – conclude la nota – che in poco più di un mese è passato dall’essere una eccellenza conclamata ad essere, nei fatti, non più un servizio pubblico».

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