Poggio Renatico
2 Agosto 2017
Giovedì la manifestazione contro l'arrivo di richiedenti asilo. "Saremo in 200, faremo fare un passo indietro al prefetto"

Migranti a Poggio, Lega riunita per il “dietrofront come a Gorino”

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

Mazzette alla Motorizzazione. Trentotto scelgono l’abbreviato

Di nuovo in aula il processo per le presunte mazzette alla Motorizzazione Civile di Ferrara, scoperte dalla maxi-inchiesta Ghost Inspections grazie al lavoro degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, dietro il coordinamento del pm Andrea Maggioni, titolare del fascicolo di indagine, che ha chiesto il rinvio a giudizio di 74 persone

Poggio Renatico. Tutto lo staff della Lega Nord locale scenderà in strada per manifestare contro l’arrivo di richiedenti asilo a Poggio Renatico. “Sappiamo benissimo le conseguenze di questa mobilitazione: 200 cittadini contro 20 poliziotti faranno fare dietrofront al prefetto, il principale responsabile di questo problema che comunque entro la fine dell’anno dovrebbe andarsene da Ferrara”.

Sono le dure parole scelte da Nicola Lodi, segretario comunale del Carroccio estense, per presentare la manifestazione anti-migranti – in stile Gorino, Gaibanella e San Bartolomeo – prevista per domani, giovedì 3 agosto, nei pressi dell’agriturismo in via per Ferrara che ha aperto le porte all’accoglienza.

Il ritrovo è fissato alle 19 nella rotonda di via Padusa, mezzora più tardi inizierà il comizio politico fino a fermare un corteo che percorrerà l’unico chilometro che separa i manifestanti dall’ex base Nato, nei pressi della struttura di accoglienza.

Alla protesta “ci sarà un grande afflusso di persone – annuncia Naomo -: ad oggi hanno confermato la presenza tutte le segreterie della Lega Nord di Alto e Basso Ferrarese tra Portomaggiore, Argenta, Cento, Bondeno, Vigarano, Terre del Reno e ovviamente Ferrara e Poggio Renatico”. Tra segretari di partito e consiglieri comunali “saremo in una quindicina di persone”, a cui si aggiungeranno “cittadini di Poggio, Bologna, San Pietro in Casale, Gorino, San Bartolomeo e Gaibanella”, per arrivare a un “totale di 200, forse 300 persone”.

Alla contestazione hanno annunciato la propria presenza il sindaco e il suo vice di Poggio Renatico, rispettivamente Daniele Garuti e Andrea Bergami, il primo cittadino di Bondeno Fabio Bergamini, il segretario nazionale Lega Nord Emilia Gianluca Vinci, il consigliere regionale Marco Pettazzoni e Roberto Marcato, assessore regionale del Veneto e “punta di diamante per la nostra battaglia”. Mancherà Alan Fabbri “che è in ferie” ma al suo posto “è prevista la telefonata di Matteo Salvini”.

“Non è mai successo che tutta la Lega si trasferisse in un paese ma la situazione è davvero preoccupante – tuona Lodi -: non vogliamo creare allarmismo ma dire alla Meeting Point (la cooperativa che gestisce l’accoglienza, ndr) che in una via dove ci sono 27 residenti, non possono arrivare 50 profughi”. Quarantotto per l’esattezza, “15 sono già sul posto ma ne arriveranno altri”.

Nel mirino non c’è solo la cooperativa, “che vede queste strutture come bancomat per finanziare il proprio business”, ma tutto il sistema dell’accoglienza a livello provinciale, a partire dalla tendopoli “per cui siamo contrari alla sua costruzione, che sia a Poggio o Ferrara”. Gli “attacchi al prefetto Torta e al Pd” saranno mostrati in un video che verrà proiettato durante la manifestazione, “insieme ad altri due filmati esclusivi girati questa notte in zona Gad e in centro storico”.

Sempre domani “comunicheremo la situazione di una struttura ricettiva ferrarese che da 7 mesi non percepisce il compenso previsto dall’accoglienza – annuncia ancora Naomo – ed è a rischio fallimento perché non è più in grado di pagare luce, acqua e gas”. Un albergo che, a detta dell’esponente leghista, “caccerà fuori i richiedenti asilo e denuncerà finalmente il business dell’accoglienza”.

Una situazione che “i residenti di Poggio stanno vivendo sulla propria pelle – dichiara Lodi -; si sono già lamentati dei profughi che bivaccano nella via e mi hanno chiesto di creare una chat Whatsapp per organizzare, all’arrivo di nuovi richiedenti asilo, scene come a Gorino”. Tradotto in una parola: barricate. “Questa non è accoglienza, non è integrazione, pianteremo le unghie per portare a casa un risultato importante in termini di numeri e concretezza”. Tradotto in una parola: dietrofront. Come nel triste caso del Basso Ferrarese.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com