Cronaca
1 Agosto 2017
L'indagato dell'omicidio premeditato dell'ex amico ha detto al giudice che voleva sposarsi. “Ma tu non puoi fare il testimone”

Omicidio di Valencia. Eder: “Vorrei venisse preso il colpevole”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Avrebbe adescato l’amichetta della figlia. “Nego tutto”

Parla e respinge ogni accusa il 49enne ferrarese finito a processo per adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne, dopo che tra febbraio e novembre 2018 - secondo la Procura - avrebbe adescato una ragazzina di 14 anni, compagna di scuola di sua figlia, prima inviandole foto dei suoi genitali e poi inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali - come ricariche telefoniche - per provare a ottenere in cambio la sua fiducia

Fatture false per contributi Covid. Condannato un 67enne

Il tribunale di Ferrara ha inflitto un anno di pena al 67enne finito a processo con l'accusa di tentata indebita percezione di erogazioni pubbliche dopo che, approfittando del suo ruolo di rappresentante legale di una società edile, avrebbe agito con l'intento di ottenere 134.835 euro a titolo di contributo a fondo perduto previsti per i soggetti che vennero colpiti dall'emergenza epidemiologica del Covid-19

Tangenti in Fiera. Il ‘grande accusatore’ fu “inattendibile”

C'è l'inattendibilità delle parole di Pietro Scavuzzo, il 'grande accusatore' di tutta la vicenda, tra i principali motivi che hanno spinto il gup Carlo Negri del tribunale di Ferrara a pronunciare sentenza di assoluzione nei confronti dei cinque imputati nel processo per le presunte tangenti tra i padiglioni di Ferrara Fiere, accusati a vario titolo di induzione indebita e peculato

Eder Guidarelli Mattioli

“Ho perso un amico e vorrei venisse preso il colpevole”. Si conclude così l’interrogatorio di Eder Guidarelli reso lo scorso 24 luglio davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Imperia Massimiliano Botti.

Durante il faccia a faccia con il gip, assistito dal proprio avvocato, Guidarelli ha cercato di dare una versione che cozzasse il meno possibile con la realtà dei fatti ricostruita dai carabinieri e dalla procura di Ferrara.

Il 32enne accusato dell’omicidio premeditato del suo ex amico ha ammesso di aver fatto uso in passato di cannabinoidi, anche se al momento “non fa uso di sostanze stupefacenti”.

Le domande del giudice si sono concentrate sull’incontro con Marcello, avvenuto a Valencia la notte tra il 2 e il 3 luglio. Quella notte, dopo averlo cercato già due volte presso il suo indirizzo in calle Juan Bautista Llovera, vedrà alla fine – “attorno a mezzanotte e mezza”, sostiene – Marcello arrivare. Il ragazzo chiama l’ascensore e Eder si avvicina e si toglie il casco. “Non spaventarti, non voglio farti del male”.

Dopo il primo approccio gli chiede il cellulare, per “recuperare le foto della mia ragazza”. All’inizio si è visto rifiutare la richiesta. Ma lui, Eder, voleva solo riappacificarsi con entrambi. Anzi, a lei voleva fare “la proposta” (di matrimonio). “Ma tu non puoi fare il testimone”. Poi diversi abbracci a indicare come lui e Marcello avessero risolto ogni attrito.

A Marcello avrebbe anche confidato di essere lui tale “Simon”, ragazza che gli scriveva attraverso un falso profilo facebook. Un profilo aperto “per capire come si comportava con le ragazze”, secondo la giustificazione data dallo stesso indagato.

Quanto alle macchie di sangue rinvenute sulla sua camicia, Eder sostiene di aver abbracciato più volte Marcello, ma “non so se avesse tagli”.

Intanto, in attesa che la Corte di Appello di Genova si pronunci sull’estradizione, le indagini procedono su due binari paralleli. Quello ferrarese e quello spagnolo. Le autorità valenciane dovrebbero arrivare in settimana in città per sentire familiari e amici della vittima.

L’avvocato Valentina Bordonaro chiederà un supplemento di perizia informatica sui supporti telematici dell’indagato per capire come Eder si muovesse attraverso la falsa identità che si era creato su facebook. Contemporaneamente dalla procura dovrebbe partire a breve la richiesta di una perizia psichiatrica sul 32enne accusato di omicidio, al momento ancora in carcere a Imperia.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com