Economia e Lavoro
31 Luglio 2017
“Chiediamo il ristoro delle somme, indistintamente agli azionisti e agli obbligazionisti”

Mille fiaccole per il risparmio tradito

di Redazione | 2 min

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Erano quasi mille i partecipanti alla ‘Fiaccolata del risparmio tradito’, che insieme alle torce hanno acceso anche dei missili lanciati, a parole, alle istituzioni. I manifestanti, partiti in corteo da piazza Municipale – al quale hanno partecipato, oltre agli azzerati di Carife, anche dei gruppi azzerati delle banche toscane e venete – hanno fatto presto sentire la loro voce, muovendo alla politica l’accusa “di avere impoverito il territorio” e di aver riservato un trattamento diverso ad altre banche come quella di “Cesena che è stata salvata”.

Proprio la politica, secondo Katia Furegatti, è “la principale responsabile di questo dramma che ha colpito 32mila famiglie”. Nel suo breve tragitto il corteo ha fatto tappa anche davanti alla sede della Carife di Corso Giovecca. Fra i manifestanti anche il leader della Lega Nord Nicola ‘Naomo’ Lodi che ha chiesto alle istituzioni “di risolvere questo problema che hanno creato”, e il consigliere del Movimento 5 Stelle Claudio Fochi, che ha accusato il governo “di aver tolto la sovranità bancaria ed economica”.

Al termine della fiaccolata, la presidente dell’Associazione Vittime del Salvabanche Letizia Giorgianni, ha raccolto attorno a sé “tutti i fratelli di un azzeramento ingiusto”, elogiando il comportamento della città di Ferrara e dei suoi cittadini “che questa sera hanno dimostrato di essere contro le ingiustizie”. La Giorgianni ha anche riservato parole dure al governo che ha “stuprato questa bellissima città”, e a chi ha “umiliato tutta quella gente che dopo una vita di sacrifici non ha niente da lasciare ai propri figli”. In quest’ottica il futuro prevede solo nuvoloni neri all’orizzonte: “Una città intera è stata messa in ginocchio, ma temo che il peggio dovrà ancora venire, e le vere conseguenze si dovranno ancora pagare.”

Il direttivo Risparmiatori Azzerati di Carife, tramite Alberto Dolcetti, ha invece fatto sapere che le responsabilità di questo “terremoto che ha colpito migliaia di famiglie, vanno attribuite al gruppo dirigente della Banca d’Italia, che ha polverizzato i risparmi negli ultimi 10 anni”. Più diretta, invece, Milena Zaggia dei NoSalvabanche: “Siamo andati in Carife e non ci hanno ascoltati. In Bper troveremo tutte le porte chiuse. Il nostro sistema bancario è falso e il nostro governo viola la carta costituzionale”.

Marciano Rochi ha invece illustrato le proposte che il direttivo Risparmiatori Azzerati di Carife rivolge alle istituzioni, ai partiti tutti e al Governo. “Vorremmo che si prendessero dei provvedimenti che prevedano il ristoro delle somme, indistintamente agli azionisti e agli obbligazionisti” ha esordito Rochi. Che ha anche auspicato un maggiore rispetto del codice “che tutela il nostro risparmio”, e di essere inseriti “nel tavolo con le istituzioni”.

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