di Simone Pesci

Pontelagoscuro. C’era proprio tutta Pontelagoscuro, sabato pomeriggio, a dare l’ultimo saluto a Marcello Cenci. Tutta una comunità, che si è stretta intorno alla famiglia Cenci e agli amici più cari, quelli di una vita.

Alle esequie, officiate nella chiesa di Pontelagoscuro da don Silvano Bedin, era presente anche il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, giunto per dare un segnale di vicinanza alla famiglia e alla comunità ancora sotto choc per la morte di Marcello.

Proprio don Bedin ha voluto ricordare Cenci come un “ragazzo vivace”, ma “molto buono, che oltre alla bella faccia aveva un grande cuore che andava oltre a quello che uno può immaginarsi”. L’appello di don Bedin è quello “di tenere vivo il ricordo di Marcello”, al quale si unisce anche il Vescovo Gian Carlo Perego che in una nota si dice “vicino alla famiglia e all’intera comunità di Pontelagoscuro”.

Gli amici di sempre, dopo aver apposto sulla bara una maglia da calcio con il numero 6, e la maglia della Juventus – squadra per la quale tifava Marcello -, hanno voluto, con la voce commossa, ricordare in maniera speciale Marcello Cenci: “Ognuno di noi, almeno una sera, è tornato a casa con il male alla mandibola a forza di ridere. Il mondo sembra aver già perso un po’ di luce senza di te, fai buon viaggio amico e compagno di avventura”. Alla fine di questo toccante discorso, dopo un lungo silenzio assordante, gli applausi forti e prolungati hanno dato la misura di quanto questa comunità sia vicina alla famiglia Cenci.

Roberta Previati e Mario Cenci, genitori di Marcello, non hanno voluto parlare, affidando il loro pensiero in una nota divulgata dal loro legale, l’avvocato Valentina Bordonaro. “Nessun figlio dovrebbe morire prima del proprio genitore, perchè la perdita del proprio bambino, a qualsiasi età, è un dolore immenso, indescrivibile e straziante”, queste le parole della madre, che definisce “martirio” tutte le violenze subìte dal figlio. Il padre, invece, invoca giustizia “per Marcello; per un padre e una madre che hanno perso il loro figlio; per un essere umano che non meritava questa morte; per l’assassino e per quelli che eventualmente hanno coperto le sue azioni e i suoi intenti; per la mia famiglia che ha sempre rinunciato alla violenza; per un mondo nuovo capace di amore verso il prossimo e giustizia nelle aule di Tribunale per un delitto annunciato”.

A queste parole si unisce anche il legale Bordonaro, che parla in qualità di amica di Marcello: “Mi ritrovo a partecipare al funerale di un amico, di una brava persona che mi faceva sempre tanto ridere”. E poi, spunta fuori, l’anima da avvocato e la voglia che “sia fatta giustizia, anche se non ci sarà una vittoria alla fine di questo percorso perché Marcello non c’è più”.