Politica
22 Luglio 2017
L’intervento di Matteo Fornasini (Forza Italia) sulla proposta di vendita delle azioni di Hera

Conflitto di interessi. “Pd e Marattin non hanno credibilità”

di Redazione | 4 min

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Matteo Fornasini

di Matteo Fornasini, consigliere comunale di Forza Italia Ferrara 

Ho apprezzato lo stimolante ed interessante dibattito avviato da estense.com in merito alle cessioni di aziende partecipate ed azioni Hera da parte del Comune di Ferrara e sorprendentemente e per una volta – probabilmente la prima e l’ultima – sono d’accordo con il sindaco Tagliani almeno sul fatto che Luigi Marattin su questi temi esprima posizioni simili a quelle che da tempo il sottoscritto ed il gruppo di Forza Italia sostengono in consiglio comunale e non solo.

Tuttavia esiste una differenza sostanziale e rilevantissima tra il sottoscritto (e FI) e Marattin e riguarda la credibilità con la quale oggi si è in grado di esprimersi su questi argomenti.

Se da un lato, infatti, da oltre tre anni (almeno a partire dall’ultima campagna elettorale per le elezioni amministrative del maggio 2014) il sottoscritto ed il mio gruppo proponiamo in consiglio comunale (con atti presentati, protocollati e discussi pubblicamente) l’avvio di un piano serio e sostenibile per la dismissione e la razionalizzazione del sistema delle aziende partecipate e delle azioni Hera – proposte sempre puntualmente bocciate dal PD in consiglio comunale -, dall’altro lo stesso impegno in tale direzione non si può certo rilevare da parte di Luigi Marattin, il quale – è importante ricordarlo – è stato dal 2004 al 2009 consigliere comunale di maggioranza, dal 2009 al 2010 membro del cda della Holding Ferrara Servizi srl (principale azienda partecipata del comune) ed infine dal 2010 al 2014 assessore al bilancio e alle aziende partecipate del comune di Ferrara e pertanto proprio in questi ruoli diretti di governo della città avrebbe potuto (anzi, a mio avviso dovuto!) mettere in pratica queste sue proposte.

Ed invece poco o nulla è stato fatto in quei lunghi anni. Per questo ritengo che la presa di posizione di oggi da parte di Marattin non abbia la credibilità necessaria, esattamente come Tagliani e tutto il Pd oggi non sono assolutamente credibili su tanti, tantissimi altri temi come da esempio la sicurezza e la riduzione delle tasse.

Ma in questi anni di attività in consiglio comunale abbiamo anche sostenuto la necessità non solo di dismettere e cedere interamente e/o parzialmente aziende partecipate e azioni Hera. Ma abbiamo anche chiesto con forza l’eliminazione della Holding Ferrara Servizi srl (principale azienda partecipata del comune di Ferrara) sulla quale tra l’altro di recente anche la Corte dei Conti regionale ha espresso forti critiche.

La ritenevamo e continuiamo a ritenerla un “carrozzone” inutile ed inefficiente che non porta nessun valore aggiunto in quanto i suoi utili sono sostanzialmente i dividendi ed i canoni di affitto che ci paga Hera e che arriverebbero lo stesso direttamente al Comune senza l’intermediazione di Holding.

Peccato che anche in questo caso tale proposta sia sempre stata bocciata dal sindaco Tagliani forse perché considera Holding un luogo per sistemare dirigenti ad amministratori, ossia un “poltronificio”.

E’ evidente che se vendessimo le azioni Hera o almeno una parte di esse e mettessimo sul mercato parzialmente o totalmente le aziende partecipate potremmo introitare soldi “freschi” per fare investimenti straordinari che sostengano un tessuto economico ed occupazionale che in questi anni di gestioni fallimentari a guida Pd è stato impoverito a tal punto da spingere lo stesso Pd ad ammetterlo pubblicamente, convocando “tavoli tecnici” e richiedere interventi straordinari per tentare di rianimare il nostro territorio.

Di fronte a queste impellenti necessità di rilancio della nostra città risultano davvero inconsistenti e prive di fondamento le chiusure di Tagliani in merito alla vendita di azioni Hera ed appare davvero inopportuno che tutte le volte il sindaco si prenda il merito della riduzione del debito comunale. Anzitutto perché quel debito cosi considerevole nel 2009 era stato prodotto proprio negli anni in cui Tagliani era vice-sindaco ed in secondo luogo perché il debito comunale diminuisce inevitabilmente ogni anno grazie al regolare pagamento delle rate dei mutui da parte dei ferraresi ai quali di recente sono state perfino aumentate le tasse!

Anche su questo, dunque, occorre un deciso cambio di passo, ma è del tutto evidente che non può essere di certo il Pd a poterlo effettuare. Se non altro per una questione di credibilità.

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