Lettere al Direttore
20 Luglio 2017

Tagliani, pantomima e affermazioni gravissime

di Redazione | 2 min

Della pantomima recitata dal sindaco Tiziano Tagliani domenica scorsa alla Festa de’ l’Unità al Centro Sociale Il Parco rimane una e una sola certezza: la capacità del PD e del suo massimo rappresentante di distorcere la realtà, adattandola a proprio piacimento e compiacimento.

Parlarsi addosso come è successo domenica è quantomeno curioso. Arrogarsi meriti di altri fa parte del gioco di una sinistra allo sbando totale.

Purtroppo se da un lato gli automeriti della Giunta vengono utilizzati come la polvere da mettere sotto il tappeto, dall’altro ci sono cose che sono totalmente contestabili. L’esempio più eclatante il problema alla GAD: dire che la situazione era stata affrontata da subito con lo spostamento della sede della Polizia Municipale, è un tentativo un po’ fantasioso di relegare tutta la vicenda a pochi anni fa, mentre mi corre l’obbligo di ricordare che il problema GAD era già abbondantemente scoppiato parecchi anni prima.

L’allora partito di AN si era preso l’impegno di portare alla attenzione il disagio degli abitanti della zona, cominciando dal Grattacielo. Risultato? AN, per la Sinistra, tentava la carta elettorale della paura, giocando sulla suggestione della gente, quando il problema non esisteva. Era un tentativo fascista e xenofobo di mettersi in mostra. Complimenti per la lungimiranza!

Sarebbero veramente tante le domande da porre al sindaco e alla sua Giunta, a partire dalla D.ssa Sapigni. Ma non c’è lo spazio. Spazio che voglio giocarmi su una affermazione gravissima fatta dal nostro. Rispondendo alla domanda relativa all’allontanarsi della gente dalla politica, l’Avv. Tagliani ha candidamente ammesso che la partecipazione della gente era anche figlia del tesseramento ad un partito politico che garantiva facilmente il lavoro in cambio di una tessera. Chi non era iscritto e, quindi, non votava quel partito, non lavorava facilmente. È una ammissione gravissima che lede la dignità di gente, anche molto vicina al sottoscritto, che ha dovuto sopportare umiliazioni inaccettabili, figlie solo dell’arroganza di un partito che, nella sostanza, ha usato la discriminazione politica per schiacciare la testa a chi non era allineato. La violenza psicologica è, da sempre, peggio di quella fisica. Purtroppo è un tipo di comportamento che, da Renzi in giù, rimane una caratteristica comunista molto radicata in certe fasce della politica italiana attualmente al governo.

Michele de Palo
Movimento Nazionale per la Sovranità FE

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