Politica
19 Luglio 2017
L'approvazione del protocollo d'intesa è stata rinviata ma raccoglie il favore del consiglio provinciale

Sviluppo a Ferrara, “una partita da giocare con Modena e Bologna”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Il protocollo triennale, prima di diventare operativo, deve passare al vaglio delle tre amministrazioni locali per l’approvazione definitiva. Ferrara si è mossa per tempo, calendarizzando la discussione del documento tra gli ordini del giorno del consiglio provinciale riunitosi mercoledì mattina per approvare il bilancio di previsione 2017.

L’ente che ha sede in Castello ha però ritenuto doveroso rinviare l’approvazione dell’intesa bolognese-modonese alla prossima seduta da convocare entro fine luglio per avere qualche giorno in più per studiare l’accordo e proporre eventuali modifiche.

“Quando la Regione ha iniziato a ipotizzare le fusioni delle province, Ferrara si è trovata in difficoltà nel trovare un partner – ricorda il sindaco e presidente della Provincia Tiziano Tagliani – perché eravamo più preoccupati della solidità finanziaria dell’ente che di queste intese. Abbiamo poi deciso di allearci con Bologna con cui condivideremo la stessa agenzia della mobilità, l’area vasta sanitaria, la rete di infrastrutture come le fiere e la valorizzazione dell’enogastronomia”.

È nata così una “lettera di intenti per avviare un percorso condiviso di obiettivi comuni” che è “rimasta sul tavolo per oltre un anno”, fino all’accordo raggiunto tra Bologna e Modena e il successivo incontro tra lo stesso Tagliani con il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il sindaco della città metropolitana di Bologna Virginio Merola.

“Abbiamo deciso di non chiuderci in un angolo – prosegue Tagliani – ma di stare sul campo di gioco per non essere tagliati fuori e per giocare una partita importante per lo sviluppo industriale e infrastrutturale”.

“Sono d’accordo sul fare fronte comune con queste due realtà che hanno caratteristiche comuni a noi – concorda il consigliere provinciale Alberto Bova – ed è meglio essere il territorio debole insieme a province forti che essere la provincia debole in realtà messe ancora peggio. Anche se io avrei abolito le Regioni, non le Province, perché le Regioni sono il male dell’Italia e una voragine economica” provoca Bova.

Nel breve dibattito interviene anche Davide Bertolasi per chiedere chiarimenti su come questo protocollo si vada a intersecare con “un altro tipo di scelta vincente come allearci con la Romagna per la Destinazione Turistica”. Pronta la replica di Tagliani: “Si tratta di un protocollo politico che sostanzialmente non modifica nulla. Ad esempio se il Ducato Estense dovesse candidarsi a bandi europei, ogni comune dovrebbe progettare interventi sull’area di propria pertinenza senza escludere partnership con gli altri enti coinvolti”.

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