Bondeno. Un’udienza dedicata all’ascolto dei consulenti tecnici delle parti civili quella di lunedì nel processo per i crolli nei capannoni dell’Ursa durante il sisma del 2012, in cui morì l’operaio Tarik Naouch.
Al centro di tutto il processo – che vede imputati per omicidio colposo il progettista Pierantonio Cerini e Mauro Monti, ingegnere capo della Provincia e collaudatore dei capannoni crollati – quello che è il leitmotiv di questi procedimenti: ovvero il rispetto o meno della normativa sulla costruzione dei capannoni e delle ‘buone pratiche’, in particolare per la presenza o meno di legami tra trave e pilastri che avrebbero potuto evitare il crollo o, quantomeno, rallentarlo permettendo agli operai di salvarsi.
Il tema è dibattuto anche e soprattutto in merito al rispetto della legge che prescrive che tipo di metodi costruttivi utilizzare negli immobili industriali in zona sismica o in zona non sismica come – erroneamente – veniva considerata l’Emilia Romagna fino al 2012.
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