Economia e Lavoro
6 Luglio 2017
E' indetto per il 6 lujglio da Usb Lavoro Privato contro le privatizzazioni e per difendere il diritto allo sciopero

Gli autoferrotranvieri incrociano le braccia

di Redazione | 2 min

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E’ indetto per il 6 luglio dal sindacato Usb Lavoro Privato lo sciopero nazionale dei lavoratori dei trasporto pubblico locale che interesserà anche i dipendenti di Tper.

Lo sciopero di 4 ore riguarderà i lavoratori di bus e corriere Tper dalle 11 alle 15 e i lavoratori dei treni Tper dalle 14 alle 16, mentre per gli impianti fissi e sosta lo sciopero interesserà le ultime 4 ore del turno.

I lavoratori autoferrotranvieri tornano a scioperare in tutta Italia per difendere il diritto dell’esercizio di sciopero, contro la politica delle privatizzazioni, le norme per la riorganizzazione dei Servizi Pubblici Locali (Spl) e delle aziende partecipate che prevedono fusioni, chiusure-liquidazioni, con un esubero di personale previsto di oltre 300.000 lavoratori, prevedendo l’applicazione anche ai dipendenti delle partecipate le norme relative agli ammortizzatori sociali, così come ridisegnati dal Jobs Act, insieme alle regole sulle crisi d’impresa e legge fallimentare, con una parificazione alle società private.

“Questo è il contesto – spiega il sindacato – nel quale si colloca anche l’abrogazione del Regio Decreto 148/31 per il settore del Trasporto Pubblico Locale. Un contesto ampio per il quale è necessario rompere gli argini, comprendere che lotta contro la privatizzazione dei servizi pubblici è la lotta di tanti, tantissimi altri lavoratori che già si scontrano con questi processi di liberalizzazione per i quali abbiamo un chiaro riscontro su tutto il quadro nazionale: salari non retribuiti, turni di lavoro che rasentano l’illecito, carichi di lavoro sempre maggiori, norme sulla sicurezza disattese a fronte di servizi resi ai cittadini sempre più ridotti, precari e meno sicuri”.

Il divieto del ministro Delrio di scioperare il 26 giugno è giudicato da Usb Lavoro Privato “illegittimo e immotivato”. ” L’attacco al diritto di sciopero partito dal Governo e dai partiti di maggioranza – commenta il sindacato – ha come obiettivo quello di colpire il dissenso dei lavoratori che sale sempre più forte nel momento in cui sta emergendo il disastro a cui stanno conducendo il Paese con queste politiche suicide. L’unica ricetta per “impedire” gli scioperi è rilanciare le politiche occupazionali, lo stato sociale, i salari dei lavoratori, la tutela dei beni comuni”.

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