Politica
4 Luglio 2017
Il capogruppo regionale della Lega Nord Alan Fabbri commenta la cessione della banca cittadina

Carife-Bper: “Nuova proprietà sia attenta al territorio già provato da dissesti targati Pd”

di Redazione | 2 min

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Dopo le parole del segretario provinciale del Partito Democratico Luigi Vitellio, anche Alan Fabbri, capogruppo in Assemblea Regionale per la Lega Nord, dice la sua sull’acquisizione da parte di Bper di Carife. “La nuova proprietà sia attenta al territorio e dimostri con i fatti che l’operazione non ha avuto soltanto un  vantaggio unilaterale, ma può costituire un cambio di passo in grado di supportare il rilancio di un’economia provata come quella estense”.
Il consigliere leghista ricorda come Carife sia stata consegnata alla nuova proprietà “ricapitalizzata, ripulita, con la cessione di 340 milioni di crediti deteriorati e con attività fiscali da utilizzare. I sacrifici li hanno dovuti invece fare i risparmiatori azzerati dal governo Pd: usati come cavie per un bail in – prosegue Fabbri – che come abbiamo visto con le banche venete in Italia è già sparito dal quadro normativo, stanno disperatamente cercando di avere giustizia tramite gli arbitrati. E’ allucinante la discriminazione che hanno patito i ferraresi: per loro le regole europee, tanto care ai dem, sono state applicate con un decreto scritto in fretta e furia che ha spazzato via i patrimoni di tante persone. Per gli altri, il governo Gentilonrenzi ha estratto subito dal cilindro miliardi che ricadranno usciranno dalle tasche dei contribuenti”.
Dopo aver celebrato la cessione, a giudizio del portavoce leghista, restano “le macerie” per i risparmiatori: “Noi non dimentichiamo – chiude il capogruppo della Lega in Regione – e vigileremo affinché non si ripetano dissesti e disastri, politicamente targati Pd, come quello che ha zavorrato ulteriormente una Ferrara già colpita pesantemente dalla crisi”
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