Yanis Varoufakis: Un genocidio lava l’altro?
Permettere a Israele l'impunità verso i crimini di guerra non renderà migliore il retaggio dei crimini della Germania contro il popolo ebraico
Permettere a Israele l'impunità verso i crimini di guerra non renderà migliore il retaggio dei crimini della Germania contro il popolo ebraico
Di fronte a un genocidio la prima esigenza è quella di non averci nulla a che fare
Tacere sul genocidio in atto significa esserne complice
Il manifesto del Pd per Anselmo avrebbe lo scopo di seducere, nel senso etimologico di condurre a sé (se-ducere), e quindi convincere chi lo guarda della bontà della proposta politica, dell’affidabilità del candidato, della sua trasparenza, della sua riconoscibilità e competenza
Il festival che celebra Bud Spencer e Terence Hill può anche essere una occasione divertente, per noi boomer. Ero bambino quando Bud Spencer tirava schiaffoni e ribaltava i brutti ceffi dietro i banconi dei saloon
Carissimi amici del Dialetto Ferrarese.
Vi presento una poesia (vincitrice del “Premio Pasini 2017 sezione B Poesia Dialettale Adulti tema Il Delta”) che ha scritto e concesso di pubblicare un altro grande amico della nostra bella lingua. È brevissima, ma molto bella. Alcune sue note biografiche:
Edoardo Penoncini nasce ad Ambrogio di Copparo (FE), nel 1951. Dopo la laurea collabora per alcuni anni con le cattedre di Storia bizantina della Facoltà di Lettere e Filosofia e di Storia medievale della Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Bologna, per tre anni (1980-1983) è borsista presso l’Istituto per la storia di Bologna e redattore della “Rivista di studi bizantini e slavi” dal 1981 al 1983; ha insegnato Lettere nella scuola secondaria fino al 2011 e collaborato per 25 anni con la rivista “Scuola e didattica, Suoi lavori sono apparsi su riviste di storia e di didattica della storia e in volumi collettanei.
Si tratta di autore, poeta, scrittore, molto prolifico.Un intellettuale che ama, soprattutto non snobba, scrivendo (molto bene,) nella lingua della sua Terra.
Informazioni sulle sue pubblicazioni di storia, didattica della storia e in versi sono disponibili sul sito dell’autore: www.edoardopenoncini.it
Buona lettura, Maurizio Musacchi
L’OMBRA DAL CAMPANIL D’POMPOSA
Indòv l’aqua la s’pèrd int al ziél,
aŋ gh’è àrźan al sal dal mar
e a s’iŋcróśa davanti a j’òć
i vól dj śgarź e dill spurzlànn;
indóv na strisa la lìga i cunfìŋ
e la mesćia tera e aqua
lì a nàs di bòsch e intrigh ad ram,
al źógh dill fój cól cant dal mar;
indóv aŋ só più stàr da par mi
a tróv pr’ill strad ad sta val chì na tór
e a l’ombra di so milanta an
am arsòr ill gamb e i stus dal cuór
L’OMBRA DEI CAMPANILE DI POMPOSA
Dove l’acqua si perde nel cielo,
non c’è argine al sale del mare
e s’incrociano davanti agli occhi
i colori degli aironi e le gallinelle;
dove una striscia unisce gli argini
e mescola terra e mare
lì nascono boschi e intreccio di rami,
il gioco delle foglie con il canto del mare;
dove non so più stare da solo
trovo per le strade di questa valle una torre
e all’ombra dei suoi mille anni
riposo le gambe e battiti del cuore.
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