Occhiobello. Telecamere fisse, di lettura varchi e di tipo ‘dome’ a 360 gradi. L’ampliamento della videosorveglianza a Occhiobello e Stienta è un altro passo verso un sistema sempre più sofisticato e condiviso tra i due Comuni. A gestire la progettazione, direzione lavori e assistenza la società pubblica partecipata As2.
“Negli anni siamo passati da un controllo sul patrimonio pubblico, alla possibilità di leggere le targhe delle auto che transitano per le arterie principali – spiega Irene Bononi, assessore alla sicurezza -, già nel 2016, infatti, sono state attivate telecamere ai varchi stradali creando punti di ripresa strategici ai fini di una sicurezza più capillare e incisiva sulle nostre strade”.
Sono al momento quattro (tre a Occhiobello e una a Stienta) le telecamere di lettura targhe a cui se ne aggiungeranno altre quattro, di cui sempre tre a Occhiobello e una a Stienta. Gli occhi elettronici dedicati alle targhe saranno affiancati, nella stessa postazione, da altrettante telecamere fisse ‘di contesto’ a completamente della lettura. Le telecamere presenti a Stienta saranno, inoltre, sostituite e collegate alla centrale della polizia locale.
I nuovi punti di controllo saranno a Occhiobello sulla strada arginale nei pressi dell’incrocio con via Bassa e statale 16, all’intersezione semaforica tra via Eridania e statale 16, in via Pepoli, a Stienta in via Stradazza Argine del Po.
La centralizzazione dei punti di ripresa, collegati tramite rete radio, è una delle caratteristiche del sistema che trova sede nel comando della polizia locale, dove tutti i flussi video vengono registrati, analizzati e gestiti.
Previsti tempi brevi per l’avvio dei lavori, come anticipa il consigliere del cda di As2 Emanuele Ulisse: “Abbiamo già pubblicato il bando, attendiamo offerte entro il 10 luglio, per potere affidare l’incarico il 21 luglio, consegnare i lavori in agosto e realizzarli entro ottobre. Parliamo di dispositivi sofisticati in grado di cogliere immagini in caso di scarsa illuminazione, controluce e abbagliamento fari, inoltre, saranno dotati di sistemi di allarme e antimanomissione”.
Il progetto ha ricevuto un finanziamento regionale di 50mila euro rispetto a un costo complessivo di 120mila euro.
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