Il padre Asif mentre mostra la foto della sua piccola Hadiya
Cento. Una grande festa funestata da un lutto atroce. È quella vissuta dalla comunità pakistana centese che domenica mattina, alle 8.30 in punto, ha riempito il palasport di Cento per celebrare la tradizionale festa di fine Ramadan. Tutte le preghiere degli 800 musulmani presenti sono state rivolte a Hadiya Asif, la bimba di appena 4 mesi che venerdì sera è precipitata dalla finestra del civico 54 di via Matteotti e morta in seguito dopo il trasporto all’ospedale Maggiore di Bologna.
Per ricordare la sua piccola, è intervenuto anche il padre Asif straziato dal dolore per la perdita del suo angelo dagli occhioni grandi chiusi troppo presto. La madre Usman Nafisa, che a causa della sofferenza ha accusato un malore sabato, è stata dimessa in giornata dall’ospedale Santissima Annunziata dopo i dovuti accertamenti. Le sue condizioni di salute sono buone ma la ferita inferta al suo cuore spezzato non si rimarginerà mai.
Oltre alla disperazione per la morte di Hadiya, la donna deve sopportare anche le conseguenze legali. Confermata infatti l’indagine aperta dalla procura per abbandono di minore e omicidio colposo. Anche se tutti gli elementi finora raccolti dagli inquirenti convergono in un’unica direzione, quella di una tragica fatalità.
La ricostruzione della tragedia sembra ormai delineata. La bimba era coricata a letto, appoggiato al muro sotto alla finestra, quando il fratellino di 5 anni, che stava giocando con il cuginetto nella stessa stanza, l’ha presa in braccio e deve averla appoggiata sul davanzale, prima che il corpicino gli scivolasse dalle mani. Un volo di 7 metri che si è rivelato fatale.
In quel momento in casa c’erano la zia, la mamma ed i loro bambini. La prima era in camera da letto insieme ai piccoli, e stava dando il latte dando le spalle alla finestra, mentre la seconda aveva approfittato di un attimo di tranquillità per andare in bagno a farsi una doccia. Ad accorrere per prima sul luogo della tragedia, il marciapiede all’incrocio tra le vie Ugo Bassi e Matteotti, è stata la zia che ha subito abbracciato la bambina, ormai esanime.
Tra oggi (lunedì) e domani verrà conferito l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia. L’inchiesta condotta dai carabinieri di Cento e coordinata dal pm Giuseppe Tittaferrante va avanti, mentre l’avvocato difensore della madre, Fabio Anselmo, non ha ancora avuto modo di parlare con la sua assistita. Un silenzio rispettoso per far vivere alla famiglia, comprensibilmente ancora sotto shock, il suo lutto. Al cordoglio si è unito il referente della comunità pakistana a Cento e nell’Alto Ferrares, Tahir Mahmood, che sta aiutando i familiari a districarsi in questo incubo.
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