Cronaca
23 Giugno 2017
L'anniversario della fondazione è l'occasione per fare un primo bilancio delle diverse attività

Le Fiamme Gialle compiono 243 anni

di Redazione | 7 min

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Con una semplice cerimonia tenutasi all’interno della caserma di via Palestro, la Guardia di Finanza di Ferrara ha celebrato oggi il 243° anniversario della Fondazione del Corpo.

La ricorrenza costituisce, tra le altre, anche l’occasione per fare un primo bilancio delle diverse attività concluse nei primi cinque mesi dell’anno, che hanno visto impegnati tutti i militari in importanti servizi di polizia economico – finanziaria, tutti finalizzati a contrastare nella maniera più efficace e incisiva, le forme più gravi di criminalità che illecitamente sottraggono risorse ai bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali.

Nel settore della “tutela delle entrate” sono stati complessivamente conclusi 140 interventi di natura amministrativa e 21 indagini delegate di polizia giudiziaria, che hanno portato all’individuazione di 50 evasori totali e alla denuncia all’autorità giudiziaria di 26 persone, di cui 4 per i reati particolarmente gravi riconducibili alla frode fiscale perpetrata principalmente attraverso l’emissione e/o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Per rendere maggiormente incisiva l’azione di contrasto alla criminalità economica e garantire l’effettivo recupero delle somme sottratte all’erario, sono state avanzate alle competenti autorità giudiziarie proposte di sequestro nella forma per equivalente su beni mobili, immobili e risorse finanziarie nella disponibilità dei responsabili dei reati fiscali accertati per un valore di  2.516.219 euro.

In particolare si segnalano le attività eseguite nel settore della fiscalità internazionale nei confronti di soggetti fittiziamente residenti all’estero che, di fatto, avevano stabilito la sede principale dell’attività economica in Italia, omettendo però di dichiarare i redditi percepiti secondo il principio della tassazione su base mondiale, la cosiddetta Worldwide income taxation. Gli accertamenti svolti in tale settore hanno permesso di segnalare agli uffici finanziari una base imponibile netta da recuperare a tassazione per circa 11 milioni di euro. 

Per contrastare forme di evasione previdenziale e contributiva sono stati eseguiti una trentina di controlli in materia di lavoro sommerso, dai quali sono stati accertati 49 lavoratori in nero di cui 2 clandestini, e 52 irregolari. Inoltre, su segnalazione dei militari operanti, è stato emesso dal locale ufficio dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro un provvedimento di sospensione dell’attività e un datore di lavoro è stato denunciato per aver occupato lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno e tratto un ingiusto profitto dalla loro condizione d’illegalità.

 E’ stata inoltre accertata un’evasione contributiva ai danni dell’Inps da parte di un consorzio il quale, attraverso in artifizio contabile, ha omesso di versare maggiori contributi previdenziali a carico dei propri soci per  260.000 euro.

Per quanto concerne la tutela delle uscite, sono stati eseguiti e sono tutt’ora in corso interventi d’iniziativa e/o delegati dalla magistratura ordinaria e contabile, finalizzati alla ricerca e repressione di condotte illecite, anche penalmente rilevanti, ai fini dell’indebita percezione di risorse finanziarie pubbliche concesse per la ricostruzione post-terremoto 2012.

Quale conseguenza delle azioni illecite commesse ai danni dello Stato e degli enti locali, sia dai pubblici dipendenti che dai privati, sono stati segnalati alla Magistratura Contabile danni erariali per  525.000 euro.

Sono stati inoltre effettuati controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione delleprestazioni sociali agevolate e per l’esenzione dal ticket sanitario, con percentuali d’irregolarità rilevate pari all’87% dei casi e un danno complessivo cagionato di  20.000 euro.

Nell’ambito del contrasto alla criminalità economica e finanziaria, particolare rilevanza assumono le indagini patrimoniali, finalizzate all’individuazione di patrimoni di provenienza illecita riconducibili a soggetti che, dal raffronto fonti/impieghi, hanno evidenziato una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti e sono quindi risultati vivere abitualmente con i proventi derivanti da attività delittuose. Al riguardo si segnala l’esecuzione di un sequestro su beni per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro risultati nella disponibilità di soggetti ritenuti evasori fiscali socialmente pericolosi in quanto abitualmente dediti alle truffe e alla perpetrazione di frodi fiscali, con l’aggravante del vincolo associativo.

Nel medesimo contesto sono stati inoltre eseguiti ulteriori mirati accertamenti patrimoniali nei confronti di persone fisiche (14) e giuridiche (5) i cui beni posseduti hanno evidenziato una notevole sproporzione con i relativi profili reddituali. Le attività svolte hanno pertanto consentito di individuare e segnalare alle competenti autorità giudiziarie beni illecitamente acquisiti per un totale di 2 milioni.

Un ulteriore sequestro derivante dalla commissione di reati nel settore urbanistico, ha riguardato degli immobili facenti parte di un complesso residenziale ubicato a Comacchio, di proprietà di due società immobiliari. A seguito infatti della condanna di primo grado emessa nei confronti di tre persone per il reato di lottizzazione abusiva, il Tribunale di Ferrara ha accolto la richiesta della locale Procura della Repubblica disponendo il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di un complesso immobiliare costituito da oltre 200 appartamenti per un valore di circa 20 milioni di euro, la cui realizzazione era avvenuta sulla base di permessi di costruzione rilasciati illegittimamente in quanto non conformi alle direttive imposte dalle norme urbanistiche regionali e provinciali.

Numerose sono inoltre le deleghe di polizia giudiziaria in materia di reati fallimentari e societari finalizzate a verificare l’eventuale sussistenza di condotte quali la distrazione di somme di denaro e di beni attuate allo scopo di recare pregiudizio ai creditori. Al riguardo sono 51 i soggetti denunciati con un valore delle distrazioni accertate pari a  24.000.000 euro.

In particolare è stata segnalata la distrazione di fondi per un importo di 21 milioni avvenuta in danno di una società fallita, attuata anche attraverso il ricorso a conti fiduciari italiani ed esteri intestati a terzi in maniera tale da schermare l’effettivo destinatario del profitto del reato. Parte della somma distratta è stata rintracciata sotto forma di liquidità, titoli e assegni circolari e sottoposta a sequestro.

In questo stesso settore, si segnala l’imponente attività d’indagine delegata al Nucleo Polizia Tributaria di Ferrara nel settore dei reati fallimentari e della tutela del risparmio a seguito del dissesto di un istituto bancario cittadino.

Allo scopo di prevenire l’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, sono state approfondite oltre 40 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette potenzialmente collegate a fenomeni illeciti, quali il riciclaggio e l’evasione fiscale.

Sono stati eseguiti inoltre, anche su attivazione del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo, 29 interventi presso esercenti che svolgono anche servizi di rimessa di denaro (money transfer), finalizzati a contrastare eventuali fenomeni di riciclaggio di proventi illeciti e di finanziamento al terrorismo.

Per quanto concerne il settore della tutela dei diritti dei consumatori e del Made in Italy, sono state sequestrate alcune migliaia di prodotti in quanto risultati contraffatti, ovvero pericolosi per la salute del consumatore poiché privi dei requisiti di sicurezza e conformità previsti dalla normativa europea e nazionale e 3 soggetti denunciati.

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza partecipa, con le altre forze di Polizia, ai servizi necessari a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio provinciale, con attività che tengano conto delle specifiche competenze attribuite al Corpo.

Al riguardo le oltre 1.000 pattuglie impiegate sia nell’ambito del servizio di pubblica utilità “117” che nell’ordinaria attività di controllo economico del territorio, costituiscono un utile presidio di prevenzione e contrasto ai vari traffici illeciti quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, il contrabbando, l’immigrazione clandestina. Nel settore degli stupefacenti si segnala il sequestro di 9 chili di sostanze stupefacenti e la denuncia di 14 soggetti, di cui 2 tratti in arresto. Sono inoltre 11 le persone segnalate alle competenti Prefetture in quanto trovate in possesso di stupefacenti per uso personale.

Nel corso della cerimonia il comandante provinciale ha consegnato ricompense di ordine morale ai seguenti militari che si sono particolarmente distinti nelle operazioni di servizio:

– Tenente Colonnello Antonino Magro;

– Capitano Francesco Rizzo;

Luogotenenti Franco Corrado;

– Marescialli De Luca Santino; Macchia Massimo; Rulli Antonio; Assennato Francesco; Zito Calogero; Caniglia Stefania; Gravina Giovanni; Limone Carmela; Toscano Alessandro; Longo Alessia;

– Brigadieri Ciriello Giuseppe; Caccavale Luigi;

– Appuntati Miceli Mario; Montalto Emanuele; Boccia Sergio; Matalone Roberto; Maiorano Beniamino; Rubini Damiano;

Finanzieri Fardella Antonio; Amato Francesco.

Sono state inoltre consegnate benemerenze di servizio ai seguenti militari:

– Tenente Colonnello Filippo Ruffa;

– Luogotenenti Ruscigno Anselmo; Striano Pasquale; Castiglia Fabio;

Marescialli: Pastore Fedele; Mazzarano Antonio; Stochino Giovanni Fabrizio; Leccese Massimo; Stefano Fernando; Micucci Simone;

– Brigadieri: Martina Maurizio;

Appuntati Bonanno Alessio; Cagiano Teodoro; Dieghi Vincenzo; Matarese Luigi; Nocenti Cristian; Melillo Francesco; Sinapi Francesco Paolo.

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