Cronaca
23 Giugno 2017
I genitori di Martina Romeo puntano il dito contro il 'ponte di ferro' dove la 23enne si è schiantata due mesi fa

Incidente mortale sulla Porrettana, “nostra figlia poteva salvarsi”

di Redazione | 3 min

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La tragedia si sarebbe potuta evitare se quei piloni fossero stati protetti con qualche sistema di contenimento? E la ragazza si sarebbe potuta salvare? Sono le angoscianti domande che si pongono da quasi due mesi i genitori di Martina Romeo, di appena 23 anni, residente con la sua famiglia a San Pietro in Casale, deceduta il 29 aprile scorso a causa di un terribile incidente occorso poco prima dell’una di notte in via Nazionale, nel territorio comunale di Malalbergo, tratto della strada statale 64 “Porrettana”, in corrispondenza del ponte sul Reno, meglio noto anche come “Ponte di Ferro”.

La giovane, che gestiva il Rommy Cafè all’interno del centro sportivo di San Pietro in Casale ed era molto conosciuta e ben voluta, procedeva a bordo della sua Fiat 500 in direzione Ferrara quando, per cause non ancora accertate, ha perso il controllo della vettura che ha impattato violentemente contro uno dei piloni in ferro del ponte a bordo strada, rimbalzando semidistrutta in mezzo alla carreggiata.

La ragazza è stata estratta dall’abitacolo, da cui aveva iniziato pericolosamente a levarsi del fumo, da un amico che la seguiva a breve distanza su un’altra macchina, ed è stata quindi trasportata in condizioni disperate dai sanitari del Suem, subito allertati, all’ospedale di Cona, dove però è purtroppo spirata poco dopo in seguito ai gravissimi traumi riportati.

La mamma e il papà di Martina, distrutti dal dolore per la perdita della loro figlia, fin da subito non hanno accettato che l’incidente venisse archiviato come una “banale” fuoriuscita autonoma, puntando il dito contro quei pesanti piloni della struttura a ridosso del ciglio stradale senza alcuna protezione.

E per far piena luce sui fatti e sullo stato dei luoghi, nei giorni scorsi, attraverso il consulente personale Luigi Peron, si sono rivolti a Studio 3A.

Studio 3A ha quindi incaricato un ingegnere cinematico per la ricostruzione del sinistro e per appurare eventuali responsabilità in capo all’ente gestore dell’arteria, l’Anas.

“Quei piloni – secondo il consulente di parte -non sono a norma, rappresentano un pericolo gravissimo per gli utenti della strada e ci sorprende che nessuno finora si sia posto il problema e sia intervenuto: se qualcuno sbanda a causa anche di un malore, come può essere successo a Martina, o di una lastra di ghiaccio, rischia la vita”.

“Ora predisporremo la perizia con tutte le varie considerazioni e poi decideremo come agire – spiega Luigi Peron – . Una cosa è certa: su quest’incidente e sulle responsabilità andremo fino in fondo, non solo per rendere giustizia alla ragazza e ai suoi familiari, ma anche per evitare che si ripetano altre tragedie simili, che poi è anche uno dei desideri dei signori Romeo”.

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