Terre del Reno
23 Giugno 2017
I sindacati: "A un anno dalla presentazione del piano industriale mancano ancora risposte per i 600 esuberi dichiarati"

Lamborghini calor, sciopero con presidio alla sede del gruppo Ferroli

di Redazione | 2 min

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Immagine d’archivio di uno sciopero alla Lamborghini Calor

Partirà alle 7 di venerdì 23 giugno il pullman con una quarantina di dipendenti della Lamborghini Calor, l’azienda di Dosso recentemente acquisita dal gruppo Ferroli, per lo sciopero generale con presidio davanti alla sede veronese del gruppo e alla Prefettura di Verona, convocato dalla Fiom Cgil e dalla Fim Cisl.

“A un anno dalla presentazione del piano industriale – spiegano i sindacati – non vi sono ancora risposte per i circa 600 esuberi dichiarati e mancano previsioni di investimenti per il rilancio dell’intero gruppo”.

Il piano industriale è stato infatti fortememente respinto dai sindacati che in questi mesi hanno lavorato con le Rsu per promuovere soluzioni possibili per modificare il piano. Sono state coinvolte anche le istituzioni, dal Ministero per lo Sviluppo Economico, alle Regioni Veneto ed Emilia Romagna ai sindaci dei territori. Tutto questo dopo il piano di riqualificazione presentato dal gruppo Ferroli che ha evitato comunque la chiusura dello stabilimento di Dosso, il quale proseguirà infatti con l’assemblaggio dei bruciatori e diventerà un polo della logistica dei ricambi per tutto il gruppo a livello europeo.

“Le scelte dell’azienda – aggiungono Fiom e Fim – rischiano seriamente di confermare gli esuberi con l’aggravante della scadenza della cassa integrazione, in questo caso, a ottobre per lo stabilimento di Dosso. Per questi motivi lo sciopero generale convocato rivendicherà, oltre al rilancio di un nuovo piano industriale con investimenti definiti per un futuro dell’azienda e dei territori, la difesa dell’occupazione”.

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