Attualità
22 Giugno 2017

Seconda prova di maturità, dalle traduzioni ai casi clinici

di Redazione | 2 min

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Anche il secondo step è passato per i maturandi del 2017. La prova, caratterizzata dalla materia cardine di ciascun indirizzo, ha visto quindi affrontare matematica per tutti gli studenti del liceo scientifico: “una regola omogenea” che alcuni ragazzi ritengono “debba essere applicata anche da altre parti, come al classico”, dove invece era differenziata a seconda dell’indirizzo interno all’istituto.

Così, se chi ha frequentato l’indirizzo tradizionale del liceo classico Ariosto ha affrontato la versione di latino, “abbastanza breve e facile, visto che è uscito Seneca”, gli studenti dell’indirizzo linguistico hanno per esempio spaziato dalla traduzione all’analisi del testo in francese e inglese.

Una cosa difficile da digerire “per chi ha dovuto affrontare matematica nonostante faccia parte dell’indirizzo sportivo” del Liceo Roiti; prova composta da 10 quesiti e due problemi, come illustra Edoardo Pappi della 5^O per il quale “è andata meglio del previsto”.

Di diverso parere invece il suo compagno di classe Nassim Cherroud, che non è riuscito a mantenere il suo “solitamente alto livello in matematica”, soprattutto perché “rispetto alla preparazione che abbiamo ricevuto durante l’anno, la prova era di gran lunga sotto le aspettative”.

Ma è l’Istituto Einaudi a fornire la più ampia gamma di tipologie per la seconda prova d’indirizzo, a partire da quello aziendale, che ha sottoposto i ragazzi alla revisione di un bilancio senza alcun dato a disposizione “che vincolasse un po’”, a quello turistico, per il quale “bisognava redigere un testo argomentativo in riferimento al territorio della regione”, come spiega Carlotta Ferraris della 5^B, che ha preso in esame le città di Ferrara e Rimini, analizzandone il differente potenziale turistico in termini di target.

Ancora, all’indirizzo grafico era richiesto di realizzare un volantino pubblicitario, progettandolo e disegnandolo in otto ore di tempo, mentre per gli studenti dell’indirizzo socio-sanitario è stata pensata l’analisi di un caso clinico, “in cui dai sintomi bisognava individuare che malattia fosse” spiegano tre studenti di 5^T, dopo aver individuato “un diabete di secondo tipo, sperando che sia giusto”.

Adesso ai 2600 studenti ferraresi non resta che lasciar trascorrere il fine settimana prima di affrontare la terza prova, lunedì 26, per alcuni “un’attesa infinita”, per altri “un’occasione per ripassare”.

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