Attualità
22 Giugno 2017
3,8 milioni per l'acquisto di farmaci per adeguarsi al nuovo piano vaccinale obbligatorio. Presentati tutti gli investimenti in cantiere

Bilanci sanità, aumentano le spese per i vaccini

di Elisa Fornasini | 4 min

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I bilanci di previsione 2017 delle due aziende sanitarie ferraresi, l’Ausl e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, sono stati approvati all’unanimità durante la conferenza socio-sanitaria convocata giovedì pomeriggio in Castello.

Il bilancio previsionale dell’Ausl mette in cassa  614.5 milioni (con un aumento di 3,5 mila euro rispetto all’esercizio 2016 chiuso con 611 milioni). I maggiori impieghi di risorse per quest’anno riguardano il potenziamento della degenza del Sant’Anna (2,7 milioni) e soprattutto la spesa ospedaliera per l’acquisto di farmaci e vaccini (3,8 milioni). Un aumento del 42,93% per adeguarsi al nuovo piano vaccinale obbligatorio.

La quota maggiore di costi per la sanità, però, viene  sostenuta nell’ultimo anno di vita. E, calcolando che Ferrara ha il tasso di mortalità più alto della regione (14,3 rispetto alla media regionale di 11,6), si capisce la portata dell’effetto del cosiddetto death related costs, ovvero il momento in cui un individuo si avvicina alla morte e quindi necessita di un’assistenza molto costosa.

Un primato più lieto interessa il nuovo software unico regionale di Scheda Sanitaria Individuale (Cartella Sole) per i medici di medicina generale: a Ferrara, su 254 medici convenzionati, 209 hanno dato la disponibilità all’utilizzo della cartella, pari all’82,3%, la più alta adesione in tutta l’Emilia Romagna raddoppiando la media regionale ferma a 40,9%. Per i medici di famiglia, inoltre, arriva il nuovo accordo attuativo aziendale che sarà attivo dal 1° luglio per favorire lo sviluppo delle forme associative, la presa in carico dei pazienti cronici (diabete, Bpco, scompenso) e lo sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata.

Tra le novità, anche la sperimentazione di una centrale unica di dimissioni e continuità assistenziale che, dopo la formazione in corso negli ospedali e servizi territoriali, prenderà il via a luglio nel Distretto Centro Nord con sede all’interno dell’ospedale di Cona. A settembre è previsto l’avvio nei distretti Sud Est e Ovest con l’obiettivo dichiarato di “garantire efficienza al sistema delle dimissioni protette dagli ospedali”.

“Ad oggi sono stati raggiunti a livello provinciale gli standard in termini di posti letto e numero di Unità Operative Complesse” dichiara il direttore generale Claudio Vagnini che – oltre a commentare positivamente i risultati sui tempi di attesa (rispettati al 100%, salve qualche caso sporadico per visite oculistiche e otorinolaringoiatra) – elenca gli investimenti previsti nel corso del 2017.

Gli investimenti toccano le varie strutture della provincia: Casa della Salute San Rocco (realizzazione degli spazi dedicati alla Guardia Medica, adeguamento del piano terra, attivazione di Neuropsichiatria e Sert); struttura psichiatrica San Bartolo (realizzazione appartamenti per il superamento Opg); Casa della Salute di Copparo (area accoglienza, ambulatori e servizi mortuari); Tresigallo (adeguamento alloggi ex Erp per trasferimento servizi sanitari); ospedale di Argenta (completamento nucleo Mmg e acquisto attrezzature); ospedale del Delta (nuovo servizio di procreazione medicalmente assistita, sistemazione della pista di atterraggio delle eliambulanze per il volo notturno); Casa della Salute di Comacchio (sistemazione area esterna, acquisto attrezzatura per il Centro Glaucoma); ospedale di Cento (nuovo pronto soccorso e relativo acquisto di apparecchiature, adeguamento degenze chirurgiche).

A sua volta, il  direttore generale dell’ospedale Sant’Anna, Tiziano Carradori, non punta tanto sui numeri (come i 309,9 milioni del valore della produzione contati nel bilancio di previsione, leggermente inferiori ai  310,2 milioni del consuntivo 2016) quanto ai risultati gestionali. Come la “copertura al 100% del turnover del personale di assistenza per l’anno 2017″, anche se non nasconde alcune “difficoltà di reclutamento” del personale del pronto soccorso (che verrà potenziato di altre tre unità, “possibilmente reclutati dalle scuole di specializzazione in Emilia Romagna”), dei pediatri e soprattutto del reparto anestesia e rianimazione (l’anno scorso sono stati coperti solo 4 degli 8 nuovi posti disponibili).

Per l’Azienda Ospedaliero Universitaria, gli interventi più importanti riguardano la manutenzione strutturale dell’anello del vecchio S. Anna (palestre per riabilitazione ambulatoriale, manutenzione percorsi interni, completamento odontoiatria) per circa 1,3 milioni di euro; la manutenzione straordinaria dell’ospedale di Cona propedeutica al trasferimento delle funzioni di riabilitazione e di radioterapia; i nuovi parcheggi per utenti del pronto soccorso, della riabilitazione e per personale dipendente (complessivamente ulteriori 340 posti auto) e la ristrutturazione del pronto soccorso generale e pediatrico.

Il dibattito, partito subito dopo l’illustrazione dei bilanci, è stato piuttosto moderato se non per l’intervento del sindaco di Argenta Antonio Fiorentini che esprime “sostanziale soddisfazione” purché “i tempi dei progetti vengano rispettati“. La replica di Vagnini è chiara: “La speranza di fare tutto quello che viene promesso nei tempi desiderati è l’handicap maggiore di questo mestiere, terremo monitorata la situazione ma tutti gli interventi in bilancio li stiamo mettendo in cantiere e saranno realizzati”.

L’ultimo intervento è quello di Cristiano Zagatti, segretario generale della Cgil, che a nome di Cgil, Cisl e Uil lamenta che “il regolamento sulle relazioni sindacali di Aria Vasta da condividere con i presidenti delle conferenze socio-sanitarie di Ferrara, Imola e Bologna è su un binario morto”.

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