Cronaca
22 Giugno 2017
Il sindacato di polizia valuta iniziative giuridiche a tutela dei due agenti del carcere intervenuti in tv e ora sotto azione disciplilnare

A parlare di Igor finiscono nei guai. Ma il Sappe reagisce

di Redazione | 2 min

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A parlare di Igor-Norbert Feher si finisce nei guai. Ma ora è vibrante la protesta del Sappe, sigla maggiormente rappresentativa del personale di polizia penitenziaria a Ferrara, per l’azione disciplinare verso due agenti del carcere di Ferrara – che sono anche sindacalisti – per il fatto di essere intervenuti in tv per raccontare aneddoti e particolari su Norbert Feher alias Igor il Russo.

Un provvedimento disciplinare che colpisce il segretario provinciale e il delegato sindacale del Sappe, Roberto Tronca e Fabio Renda, intervenuti in tv a ‘Pomeriggio Cinque’, verso il quale il sindacato, attraverso il vice segretario provinciale Valentino Cristiano, “esprime preoccupazione”, senza voler entrare “nel merito degli addebiti mossi agli ispettori menzionati”.

“I rappresentanti sindacali intervenuti a ‘Pomeriggio Cinque’ – spiega il Sappe – avevano proposto una riflessione sull’istituto della liberazione anticipata, ponendo ad esempio la vicenda dell’ex detenuto Igor Vaclavic. In quella circostanza, non avevano espresso critiche alla struttura carceraria ferrarese o all’operato dei suoi vertici, ma all’istituto della liberazione anticipata, allorquando consente la liberazione anticipata di pericolosi criminali che poi si macchiano di efferati delitti. Per di più le presunte “rivelazioni”attribuite ai sindacalisti del Sappe seguivano analoghe dichiarazioni sia del cappellano militare che di alcuni operatori volontari, i quali non risulterebbero destinatari di alcun provvedimento da parte dell’amministrazione penitenziaria. Se è vero che gli assistenti volontari sono tenuti alla riservatezza, il cappellano militare è equiparato, giuridicamente, agli agenti in servizio attualmente sotto procedimento disciplinare. E allora delle due l’una. O per le analoghe dichiarazioni di cappellano e volontari sono stati omessi i provvedimenti adottati invece per i sindacalisti del Sappe, oppure nei confronti di quest’ultimi sono stati intrapresi provvedimenti abnormi, che non hanno tenuto conto della loro funzione sindacale, svilendola e creando un pericoloso precedente”.

Una discrepanza di comportamento che per il Sappe non fa altro che “acuire eventuali contrasti tra la Direzione ed il personale di custodia, il che si pone con ogni evidenza a detrimento di quel clima di reciproca fiducia e collaborazione che dovrebbe invece vigere”. Per tali ragioni il Sappe annuncia di voler valutare iniziative sotto il profilo giuridico “a tutela del buon nome e della reputazione del personale coinvolto”.

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