Terre del Reno
14 Giugno 2017
Dura reazione dell'ex sindaco di Mirabello: «Commissariamento del circolo ha il sapore della ritorsione»

Pd, polemica post-elettorale, Vitellio-Poltronieri ai ferri corti

di Redazione | 3 min

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Terre del Reno. Il risultato elettorale che ha visto sconfitti il Pd – con Simone Tassinari, arrivato secondo di un soffio – e la dissidente Angela Poltronieri, ex sindaco di Mirabello, fuori dal nuovo consiglio comunale di Terre del Reno, apre la faida interna al partito.

Dopo l’annuncio di Luigi Vitellio – segretario provinciale del Partito Democratico – del commissariamento del circolo di Mirabello, non si fa attendere la reazione veemente di Angela Poltronieri, identificata, tra le righe, come la causa della sconfitta elettorale con la sua auto-sospensione.

«Vengo oggi tacciata di personalismo dal segretario provinciale Pd Luigi Vitellio sia sulla stampa che sulla sua pagina Facebook. E da lì rimuove i post di chi lo richiama alle sue responsabilità – scrive Poltronieri in una nota inviata alla stampa -. Dichiara inoltre di voler aprire il “cantiere” del Pd dell’Alto Ferrarese. Adesso. Trovo la sua indignazione fuori luogo, così come fuori luogo è il tentativo di scaricare ad altri la colpa di una sconfitta elettorale, perché allora l’hanno in eguale misura tutti i candidati. La classe dirigente, di cui fa parte Vitellio, non può sottrarsi alla partecipazione prima e all’analisi poi, di un percorso che comprende valutazioni sia politiche che amministrative. Il segretario dovrebbe dire che mi sono auto sospesa a marzo per lasciare al circolo di Mirabello la possibilità di continuare ad esistere e che non l’ho più frequentato. Non ho mai detto di essere un candidato del Pd e non ho usato né simboli, né denaro, né spazi del Partito per la campagna elettorale. Il commissariamento del circolo annunciato oggi ha il sapore di una ritorsione».

Poltronieri rivendica il suo passato di sindaco del centrosinistra proprio a Mirabello: «Per chi non lo sapesse, da almeno trenta anni l’amministrazione di Mirabello è stata convintamente di centro sinistra, e che nei banchi del Consiglio è sempre stato chiaro il posto delle minoranze. Negli ultimi otto anni, abbiamo governato assumendoci la responsabilità delle nostre decisioni senza compromessi e senza direttive partitiche e la nostra storia lo dimostra». E qui partono le accuse: «Innanzitutto il segretario non è mai venuto in questi mesi ad incontrarci nel nostro circolo. Ha mandato, in sostituzione, il responsabile Enti Locali per parlare di “fusione” dei circoli, ma della “fusione” non c’è traccia nello Statuto Pd. L’indicazione, per tutti, è stata quella di non parlare di candidature. Il segretario provinciale e quello dell’Unione dei circoli (costituita in data 10 marzo 2016) dovrebbero rispondere della mancata pubblicità delle Primarie per le candidature a Terre del Reno e della mancata comunicazione che sarebbero state primarie di coalizione, dato questo confermato da alcune dichiarazioni alla stampa di oggi. Il segretario provinciale – prosegue l’ex primo cittadino di Mirabello – dovrebbe rispondere della mancata convocazione della Commissione di Garanzia Pd da me richiesta. Sono stata solo invitata ad un “colloquio” informale in un bar dal presidente della Commissione stessa il 12 aprile 2017. Il segretario provinciale dovrebbe rispondere delle modalità e dei pesi della rappresentanza dei due circoli nell’Unione, basata sul tesseramento 2016, fondamentale per indire le primarie e per la redazione del programma. Il segretario avrebbe dovuto dichiarare a gennaio che il candidato Pd designato per l’alto ferrarese era Simone Tassinari, lasciando libero qualunque cittadino di candidarsi, naturalmente fuori dal Pd. Il segretario provinciale non avrebbe dovuto permettere una campagna urlata, a tratti durissima che ci ha consegnato un territorio ancora più diviso».

Per Poltronieri tutto questo sembra essere il sintomo di un generale sgretolamento del Partito Democratico a livello territoriale: «D’altro canto credo che non si debba aggiungere molto e possono bastare gli sconfortanti risultati del Pd nelle elezioni amministrative degli ultimi anni nei Comuni dell’Alto Ferrarese e non solo. Chiederò alla commissione di garanzia regionale di ascoltarmi e, se non basta, anche a quella nazionale. Per concludere mi piacerebbe sapere chi ha dichiarato la possibilità di un mio incarico nel Comune di Cento. Sulla stampa non vale “il sentito dire”, meglio nome e cognome perché io non ne ho notizia».

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