di Cecilia Gallotta
Se avanzare qualcosa da una buona cena al ristorante o magari da un pranzo un po’ abbondante è qualcosa che capita abitualmente, non è altrettanto scontata la possibilità di portare a casa il cibo non consumato: è da questa premessa che parte l’iniziativa RistoriAMO, nata dall’associazione culturale Officina Dinamica, in collaborazione con il Comune, il patrocinio di Ausl e il sostegno di Hera, Ilip, Arci e Cna Ferrara.
A tradurre il progetto sono i “magnifici undici”, come li definisce l’associazione Officina Dinamica, quei ristoranti fino ad ora aderenti, che partecipano attivamente alla diffusione della cultura del non spreco, “non buttando del buon cibo che può essere tranquillamente mangiato il giorno dopo, risparmiandone tra l’altro anche l’acquisto”.
La Casona, Al Frattino, Fuori Porta, In Boccio, Il Sorpasso, Europa, Orsatti, Vento di Supa, Al Boattino, 381 storie da gustare e La Salani Forno Valentino mettono a disposizione del consumatore vaschette contenitrici del cibo rimasto, rigorosamente in plastica riciclata, fornite dall’azienda ferrarese Ilip, il cui intento è “far sì che l’imballaggio non risulti un problema ma una soluzione”. Le vaschette riportano inoltre dettagliate indicazioni fornite dalla Ausl di Ferrara e nel rispetto della normativa Hacpp.
Una rete, quella dei ristoranti, “che è ancora in progress” tiene a precisare la vicepresidente di Officina Dinamica Roberta Lazzarini, e che “speriamo si allarghi” aggiunge l’assessore al Bilancio Luca Vaccari, anche perché, precisa, “sono previste agevolazioni fiscali per chi aderisce”. Insomma, tanti i vantaggi sotto diversi punti di vista, che però devono essere accompagnati “dalla volontà di non far diventare il cibo spazzatura a casa nostra”, sostiene la rappresentante Ausl Cristina Saletti: un’abitudine “talvolta influenzata anche da fattori mentali – afferma Cristina Zanella della cooperativa Il Germoglio – dalla vergogna del cliente, ma anche dalla pigrizia di noi ristoratori che presi da tutto non abbiamo voglia di pensare anche all’ovvietà”.
E se sprecare meno “vuol dire meno cibo in pattumiera”, questo coinvolge anche Hera, che dall’inizio del progetto, avviato nel 2009, ha risparmiato circa 67 mila pasti per un valore economico di oltre 273 mila euro, distribuendo gli avanzi nelle mense aziendali Hera di Bologna, Imola, Ferrara e Rimini. 1.400 i pasti donati solo nel ferrarese durante il 2016, per un risparmio di oltre 6 mila euro.
Per info e contatti, officinadinamica2.0@gmail.com, http://www.officina-dinamica.org/ristoriamo, o pagina facebook http://www.facebook.com/ristoriamo.ferrara/?fref=ts.
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