Peter Greenaway

Torna a Bologna, da venerdì prossimo, il Biografilm Festival – International Celebration of Lives, il primo evento interamente dedicato alle storie di vita, che porta in Italia il meglio del cinema biografico e documentario internazionale e ospita ogni anno autori, registi, produttori, artisti, musicisti e grandi protagonisti della cultura contemporanea.

Biografilm si propone di diffondere opere cinematografiche di pregio, di promuovere lo scambio tra generazioni e culture diverse, di formare spettatori curiosi e consapevoli, di valorizzare i nuovi talenti, di organizzare attività di formazione e networking tra professionisti.

Quest’anno, l’evento ormai giunto a fama internazionale, per i suoi contenuti, i suoi progetti, le sue aspettative, sempre più seguìto ed amato dai giovani, soprattutto, è alla sua 13° edizione.

Dalla selezione delle più interessanti produzioni internazionali nasce il programma cinematografico di Biografilm, che ogni anno propone al suo pubblico oltre cento lungometraggi tra documentari e film di finzione, la maggior parte dei quali in anteprima nazionale o mondiale.

Le principali sezioni, competitive e non, sono:  Concorso Internazionale (una giuria internazionale assegna il Best Film Award – miglior film – e il Life Tales Award – per il più travolgente racconto biografico); Concorso Italia (una giuria dedicata assegna il Biografilm Italia Award); Biografilm Europa (una selezione dedicata a significativi film di finzione europei); Contemporary Lives (una selezione di documentari che indaga grandi temi d’attualità a livello internazionale); Biografilm Music (una selezione di titoli in anteprima dedicati a personalità della musica); Biografilm Art (una selezione di titoli in anteprima dedicati al mondo dell’arte); Best of Fest (il meglio dei film premiati ai maggiori festival di documentari del mondo); Storie Italiane (una selezione di documentari dedicati a personaggi e storie che hanno influenzato significativamente il panorama culturale italiano).

Quest’anno saranno in visione film da Cannes, il cine-festival da poco terminato, e pellicole selezionate dalla rosa dei Nastri d’Argento, il premio cinematografico più antico d’Italia, riconosciuto più volte anche al nostro Michelangelo ANTONIONI, organizzato dal S.N.G.C.I., il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.

In particolare preme porre l’accento sul Celebration of Lives, il premio che Biografilm Festival dedica ai grandi narratori che con le loro opere e la loro vita hanno lasciato un segno profondo nella storia contemporanea, già assegnato tra gli altri a Marina Abramovic, Ulay, Judith Malina, Charlie Kaufman, Clint Eastwood, Ed Lachman, Michel Gondry, Frederick Wiseman, Michael Madsen, Christo e Gael García Bernal.

I Biografilm Celebration of Lives 2017 saranno consegnati a tre grandi donne, tre grandi interpreti dell’arte e della cultura in genere degli ultimi decenni:

Piera Degli Esposti – attrice (Sotto il segno dello scorpione, Medea, Sogni d’oro, L’ora di religione), una delle grandi protagoniste della storia del teatro e del cinema italiani. Attrice, scrittrice, regista nel corso della sua carriera ha lavorato con tutti i più importanti registi italiani.

Gloria Steinem -attivista e giornalista statunitense, portavoce e volto di riferimento del femminismo americano contemporaneo, riconosciuta in tutto il mondo come una delle personalità più influenti del nostro secolo. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e onorificenze.

Eleanor Coppola – regista, documentarista, scrittrice americana (Viaggio all’inferno, Paris Can Wait, On the Set of CQ), acclamata filmmaker di fama mondiale e membro della celebrata famiglia di registi e attori di cui fan parte Francis Ford Coppola, Sofia Coppola e Roman Coppola.

Ma, last but not least, oltre alle premiate c’è un grande come Peter Greenaway, regista, sceneggiatore, pittore, romanziere, archivista, matematico britannico, insomma l’ultimo degli Eclettici del Cinquecento che fu, considerato uno dei filmmakers tra i più originali e importanti della nostra epoca (I misteri del giardino di Compton House, I morti della Senna, Il ventre dell’architetto, Giochi nell’acqua e Il cuoco, il ladro, sua moglie, l’amante, I racconti del cuscino, Nightwatching, per non citarne che alcuni ). La sua carriera è costellata di candidature e vittorie dei più prestigiosi premi cinematografici, tra cui il BAFTA per il più importante contributo al cinema britannico nel 2014.

Ma, da non dimenticare, anni fa la sua venuta a Ferrara, quando le istituzioni ferraresi avrebbero voluto creare una collaborazione di altissimo livello, poi, purtroppo, sfumata nel nulla che ebbe in qualche modo, successivamente una ‘coda di successo’ a Bologna, il capoluogo emiliano – romagnolo dove il genio di Greenaway poté esprimersi in una poderosa e quasi fantascientifica istallazione in piazza San Petronio, come, forse, anche alcuni ferraresi ricorderanno.