A Copparo la Liberazione si festeggia nel nome di Alda Costa
Muovendo dalla deposizione delle corone d'alloro al cimitero di Copparo, le celebrazioni dell'anniversario della Liberazione si sono dipanate, giovedì 25 aprile, nelle frazioni
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La ricandidatura del sindaco Fabrizio Pagnoni è sostenuta non solo dal centrodestra compatto, ma anche da una lista civica: Uniti per Copparo
È aperto il bando per l'iscrizione ai nidi d'infanzia comunali ‘Cadore’ e ‘Gramsci’ per il prossimo anno educativo 2024-2025. Le famiglie interessate, con bambini nati dal 1° gennaio 2022 o con data presunta di nascita entro il 31 agosto 2024, possono inoltrare domanda fino alle ore 13 del 3 giugno 2024
Il Consiglio comunale di Copparo ha approvato il rendiconto della gestione esercizio 2023, il primo della consiliatura che non dovesse tenere conto di emergenze ed eventi eccezionali, quali la pandemia e la crisi energetica
Torna "Al Parko Zardi", l'evento al Parco Verde di Villa Zardi che festeggia i quarant'anni del Centro, organizzato dal Centro di Promozione Sociale Parco Verde e Asd Dynamo 1991 con il patrocinio del Comune di Copparo
Copparo. L’accusa è di quelle pesanti: aver prestato denaro a due titolari di società in forte crisi per richiedere interessi a tasso usurario e, non pago, aver tentato un’estorsione.
Alla sbarra – davanti al collegio composto dai giudici Luca Marini (presidente), Carlo Negri e Leonarda D’Alonzo – c’è un antiquario di Parma, Lorenzo Danieli (difeso dall’avvocato Vittorio Anelli del foro di Parma). Secondo la procura – pm Ciro Alberto Savino – avrebbe concesso un ‘finanziamento’ da 50mila euro a un imprenditore del settore immobiliare di Copparo, in grossa difficoltà economica, chiedendo però un assegno di 5mila euro a titolo di interessi bimestrali.
Non solo, l’imputato è accusato anche di essersi fatto promettere il 20% delle quote societarie dell’azienda della moglie della prima (presunta) vittima, anche lei imprenditrice (nel settore energia), a fronte di un’ulteriore passaggio di denaro pari a 42.500 euro. Di fronte alle difficoltà economiche della coppia, l’uomo si sarebbe fatto consegnare come garanzia della cessione delle quote societaria – il cui valore, secondo il consulente del pm, era decisamente più elevato rispetto al prestito concesso – due assegni da 90mila euro ciascuno e altri due assegni in bianco, minacciando a un certo punto di andare a riscuoterli mettendoli così, di fatto, definitivamente in ginocchio e integrando così anche il reato di estorsione (solo tentata perché non andata a buon fine).
Assegni peraltro mai restituiti alle parti offese nonostante le loro richieste (e per questo c’è un imputazione per appropriazione indebita).
Nell’udienza tenutasi giovedì mattina a Ferrara sono state sentite le parti offese – costituitesi parte civile nel processo e rappresentante dall’avvocato Enrico Cottu (in sostituzione dell’avvocato Dario Bolognesi) – e il consulente del pm. Si ritorna in aula a fine settembre.
aggiornamento del 27/12/2017: su richiesta del diretto interessato precisiamo che il signor Lorenzo Danieli non svolge la professione di antiquario ma di imprenditore
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