Politica
8 Giugno 2017
Dura replica del sindaco su appalto e project financig: «Dal Movimento colossale ignoranza delle normative vigenti»

Refezione scolastica. Tagliani: “Nessuna preoccupazione per esposto M5S all’Anac”

di Daniele Oppo | 4 min

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«L’esposto all’Anac del Movimento 5 Stelle oltre ad evidenziare una colossale ignoranza delle normative vigenti non rappresenta alcun elemento di preoccupazione per l’Ente che, come già in passato, è in grado di fornire all’Autorità (posto che ce li chieda) tutti gli elementi di riscontro a conferma del rispetto delle normative e della trasparenza dell’azione amministrativa». È solo la parte finale della nota scritta dal sindaco Tiziano Tagliani in risposta all’esposto all’Anac sull’appalto per la refezione scolastica affidato alla Cir Food che il M5S ha presentato lunedì alla stampa.

Il nodo centrale di quell’esposto non era tanto l’appalto in sé quanto le sue modalità (passato da triennale ad annuale) in funzione del project financing avanzato dalla Cir Food per costruire un centro per la ristorazione nell’ex Macello di via Trenti. E Tagliani replica a tutte le obiezioni avanzate dal consigliere Sergio Simeone, autore dell’esposto.

«Il Project Financing per la realizzazione di un Centro Pasti Comunale e la gestione del servizio di refezione scolastica, ai sensi dell’art.153, comma 19, del Codice dei Contratti del 2006, è stato proposto dalla ditta Cir all’Amministrazione Comunale il 28 agosto 2015. Va tenuto presente che il Project Financing è un importante strumento previsto dalla normativa dei Contratti per regolare i rapporti fra soggetti privati e Amministrazioni pubbliche e può essere una importante opportunità per le pubbliche amministrazioni, subordinata all’accertamento dell’interesse pubblico». Proprio per accertare questo interesse, fa notare il sindaco, «è stata costituita dall’Amministrazione Comunale una specifica Unità di Progetto il 6 ottobre 2015, composta da dirigenti di diversi settori comunali, espressione di diverse competenze, che si è riunita più volte», arrivando a concludere che «come da comunicazione del Dirigente Responsabile del 17 gennaio 2017» che tale interesse non sussiste «perché a seguito dell’uscita del D.Lgs 50/2016 la documentazione presentata non risultava adeguata ai contenuti della nuova normativa ed alle specifiche richieste di modifica avanzate dagli Uffici Comunali (fra cui proprio la Istituzione Scolastica). Per cui al momento della definizione del Capitolato della Refezione (Settembre-Novembre 2015) la determinazione o meno del pubblico interesse del Project Financing era ancora tutta da verificare» e la decisione di cambiare le tempestiche per il nuovo bando, passando alla formula annuale con doppio rinnovo (1+1) «è coerente con quel contesto».

Tagliani replica anche sulle proroghe del vecchio bando effettuate tra 2015 e 2016 in attesa del nuovo. Proroghe fortemente contestate da Simeone ma, riporta il sindaco, «il periodo massimo di un anno era esplicitamente previsto in origine dal Capitolato Speciale di Appalto (art.2), così come il rinnovo triennale. Il periodo di proroga è stato utilizzato per la definizione degli atti di gara e per l’espletamento della gara medesima, comprendente il lavoro della Commissione». Sempre in tema, a Simeone che chiedeva chi avrebbe avuto interesse a partecipare a una gara per un appalto solo annuale, Tagliani replica che «L'”attrattività economica” o meno della gara di appalto effettuata è stata confermata dalla partecipazione di 2 ditte, in linea con la partecipazione delle gare precedentemente svolte».

Ancora, «indipendentemente dalla tempistica della durata del contratto – prosegue la nota del sindaco – si evidenzia che in base alle caratteristiche del servizio richiesto ed alla base d’asta fissate, il Comune di Ferrara ha potuto contenere il costo del servizio di Refezione Scolastica di circa 150.000 euro all’anno».

Si passa poi alle questioni più “personali”, ovvero quelle che riguardano un dirigente dell’Istituzione scolastica – il direttore Mauro Vecchi – e due collaboratori esterni ad essa. Il M5S ha chiesto all’Anac di valutare se non dovesse essere applicato nei loro confronti il principio della rotazione visto il lungo tempo trascorso nelle rispettive posizioni. Il sindaco ribatte osservando che «rispetto alla esigenza di “rotazione” dei soggetti coinvolti in questi anni nella gestione della Refezione Scolastica, non ha alcun senso accostare dipendenti pubblici con soggetti esterni che hanno operato con l’Amministrazione a vario titolo, richiamando il Piano Nazionale Anticorruzione del 2016. Per quanto riguarda il prof. E. Canducci (docente all’Università di Ferrara, con funzione di direttore del corso di laurea in Scienza dell’Alimentazione), ha collaborato con l’Amministrazione per la attuazione delle direttive di legge in materia di gestione della sicurezza, adeguatezza e controllo della qualità della refezione scolastica e di tutti gli aspetti igienico-sanitari e nutrizionali di tale sistema. Per quanto riguarda la dr.ssa M. Bignardi (Biologa – libera professionista iscritta all’Albo), le sono stati affidati incarichi professionali per lo svolgimento del servizio controllo qualità refezione scolastica. Per entrambi i collaboratori esterni sono state esperite le procedure di affidamento previste dalle normative e dai regolamenti comunali vigenti al momento della assegnazione, peraltro modificate più volte ed anche in maniera consistente nel corso degli anni».

Rimane la posizione di Vecchi, che «è direttore della Istituzione Scolastica dal 31 dicembre 2010 (e non dal 31 ottobre come indicato dal M5S, ndr). L’introduzione del principio della rotazione è assai più recente e credo che la sua applicazione non possa condurre a risultati aberranti quali quello di non avere, nei ruoli direttivi, persone sufficientemente competenti, in ogni caso , dato che purtroppo il dottor Vecchi andrà in pensione tra poco più di un anno, il tema – conclude Tagliani – è assai poco significativo».

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