Cronaca
7 Giugno 2017
Iniziativa del pm Tittaferrante per poter processare il fuggitivo per le rapine commesse con Pajdek e Ruszo nell'estate del 2015

La procura chiederà lo stato di latitanza per Igor/Norbert Feher

di Daniele Oppo | 2 min

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La procura di Ferrara chiederà lo stato di latitanza per Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, per le rapine commesse nel Ferrarese nel corso del 2015 insieme a Ivan Pajdek e Patrik Ruszo.

Si tratta di una richiesta fondamentale – avanzata dal pm Giuseppe Tittaferrante – che, se venisse approvata dal giudice, permetterebbe di poter processare Feher: al momento è infatti considerato ‘semplicemente’ irreperibile e la legge non consente di processare un irreperibile.

Un atto che segue quello dell’estensione del mandato di arresto europeo per Pajdek anche per le rapine – concessa recentemente dalla Slovacchia – e che permette a sua volta di processare il ‘capo’ della banda che uccise Pier Luigi Tartari anche per queste rapine. Senza queste due iniziative della procura – quella per Feher ancora in bilico ovviamente – l’unico processabile sarebbe stato Ruszo.

La banda aveva compiuto diverse rapine violente nell’estate del 2015, prima che Pajdek e Ruszo si unissero a Constantin Fiti per il colpo ad Aguscello, finito con l’omicidio di Tartari. Il primo fu quello a danno di Alessandro Colombani, nel cortile di casa a Villanova di Denore, nella notte del 26 luglio. Qualche giorno dopo, il 30 luglio, colpirono a Mesola in casa di un’anziana 93enne, Emma Santi, che venne imbavagliata e legata a letto con ai polsi fascette elettriche (tecnica usata anche per Tartari), per quasi due giorni prima di essere soccorsa dal figlio.

Poi, ancora, il 5 agosto, a Coronella nella casa di Cristina e Giulio Bertelli, figlia e padre, lui invalido di 86enne, in balia della banda per cinque ore.

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