Attualità
3 Giugno 2017
Parla l'avvocato della famiglia Verri: "La vicenda sta assumendo aspetti surreali, bisognava agire diversamente"

Igor, “problema sicurezza gestito malamente”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Quisisana e Passini sono “Imprese storiche”

Cento anni di ‘storia’ e ancora in attività  con queste motivazioni, Paolo Govoni, vicepresidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, ha premiato in una toccante cerimonia due imprese ferraresi che si aggiungono alle 16 aziende della nostra provincia già in possesso del prestigioso riconoscimento

Tre docenti Unife sono “Paladini Italiani della Salute”

Il riconoscimento è stato conferito lo scorso 18 aprile in Campidoglio a Roma, nel corso della seconda edizione del “Premio Recti Eques”, che ha celebrato i cosiddetti “Cavalieri del bene”, personalità italiane che a diverso titolo si sono distinte nella difesa e nella promozione della salute

Al via i lavori del nuovo asilo nido a Quartesana

Posata la prima pietra del futuro asilo nido di Quartesana. Si tratta di un nuovo spazio nella frazione di Ferrara, in via Tono Zancanaro, che sarà dedicato all'educazione e alla cura della prima infanzia

“Ora basta conferenze stampa. Ora si indaghi sulle responsabilità evidenti di tutto questo. Le risposte alle famiglie non possono essere date soltanto assumendo a consulente un ex partigiano di 94 anni o ricorrendo ad un drone che in più si smarrisce nel nulla esattamente come il killer di Budrio e di altri. Non si possono ignorare le questioni poste da Francesca ed Emanuele Verri”.

E’ il commento di Fabio Anselmo, legale della famiglia Verri, su una “vicenda che sta assumendo aspetti surreali”. Quella di Igor Vlacavic-Norbert Feher, ancora latitante dopo due mesi di ricerche che hanno impiegato uno spiegamento di forze dell’ordine mai visto in precedenza per una caccia all’uomo. Il killer serbo – che ha ucciso il barista di Budrio Davide Fabbri e la guardia ambientale volontaria Valerio Verri, ferendo gravemente il collega di polizia provinciale Marco Ravaglia – è ancora uccel di bosco e rimane l’uomo più ricercato d’Italia.

La cattura dell’assasino sembra sempre più lontana, ma i figli di Verri non perdono la speranza. “Sembrava che subito dopo che sono arrivate le forze armate questa persona dovesse essere presa, sembrava che avesse le ore contate e invece ci ritroviamo dopo oltre 50 giorni giorni che siamo ancora qua ad aspettare…” dichiara Francesca, sempre al fianco del fratello Emanuele.

“Questa vicenda sta assumendo aspetti surreali, il problema è che ci sono dei morti – interviene l’avvocato Anselmo -. Invocare la sicurezza per il degrado è fuorviante, il problema sicurezza è questo ed è gestito malamente. La famiglia non è mai stata informata e non ha avuto nessun rapporto con le istituzioni, a parte la visita del ministero dell’Interno. Tutto quello che è successo – le ricerche, la chiamata del partigiano, i droni spariti… – lo abbiamo saputo dai giornali e sono eventi che non è necessario commentare. Ma assistere a questi eventi sui giornali è disarmante”.

“Questo è il modo di gestire la sicurezza? – si domanda il difensore della famiglia Verri -. La sicurezza non va gestita sulla stampa ma con altri mezzi. Igor sarà un criminale pericoloso finché vogliamo, ma è capace di tenere in scacco tutte le forze dell’ordine. E il problema non è solo che se non si cattura Igor non si fa alcun processo, ma è come stata gestita la situazione fin dal 29 marzo, dall’aggressione alla guardia giurata che meritava più considerazione e attenzione”.

“Ora vogliamo delle risposte – ribadisce l’avvocato Anselmo -. Siamo sicuri che questo sia il modo corretto di operare? Perché il servizio di controllo non è stato fermato prima? I comandanti delle forze dell’ordine sono stati istruiti su quello che bisognava fare in caso di incontro con il soggetto pericoloso?”. Le domande sono tante, le risposte sempre meno.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com