Comacchio
3 Giugno 2017
Mercoledì 31 maggio si è svolto l’incontro conclusivo riguardante il progetto didattico che ha coinvolto le scuole di Portomaggiore, Comacchio, Ostellato e Argenta

L’istruzione riparte dall’archeologia

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore-Comacchio. Mercoledì 31 maggio si è svolto l’incontro conclusivo riguardante il progetto didattico pilota sull’archeologia del territorio, candidato sul Bando della L.R. 18/2000, che ha coinvolto le scuole elementari di Portomaggiore (Comune capofila), Ostellato, Comacchio e Argenta.

L’incontro si è svolto presso la Biblioteca Comunale e presso il Museo del Delta Antico di Comacchio, con visita guidata dello stesso.

E’ stato un momento finale di confronto tra gli insegnanti e l’archeologa Elena Grinetti della Cooperativa Atlantide che, durante l’anno scolastico, hanno svolto un lungo lavoro in classe sul tema dell’archeologia del territorio, culminato con una gita scolastica presso i diversi musei coinvolti e con la serata divulgativa aperta alla cittadinanza, svoltasi in Sala Consiliare a Portomaggiore lo scorso giovedì 18 maggio, nella rassegna “I segreti della scienza”.

Sono stati tanti i momenti, didattici e pratici, che hanno coinvolto gli alunni delle classi quinte in una materia affascinante ma spesso sacrificata come l’archeologia.

Anche gli adulti, insegnanti e genitori, hanno partecipato con interesse, con l’obiettivo di fare luce e ridare la giusta importanza al ricco patrimonio archeologico presente nel nostro territorio.

La valorizzazione delle risorse locali possono essere un importante volano per il rilancio turistico delle zone in esame, punto di partenza per un turismo slow, culturale e ambientale che può convogliare tantissime persone provenienti dalle zone più disparate d’Italia e non solo.

Gli assessori Alesci e Molesini, rispettivamente all’Istruzione e alla Cultura del Comune capofila Portomaggiore, insieme alla Cooperativa Atlantide, sono molto soddisfatti dei risultati e della grande partecipazione ottenuti.

Ora, il materiale didattico prodotto rimarrà a disposizione degli insegnanti e potrà essere riutilizzato con le nuove “classi quinte”. L’idea è quella di portare avanti e dare continuità al progetto ed è per questo che si sta già lavorando al prossimo Bando Regionale L.R 18/2000 al fine di ottenere altre risorse ed insistere sull’onda positiva di questa esperienza.

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