Jolanda
30 Maggio 2017
Il sindaco attacca l'ente: "Serve a far pagare i conti più salati ai comuni più piccoli a favore di Copparo e company"

Jolanda fuori dall’Unione, i motivi della Trombin: “Vogliono solo i nostri soldi”

di Redazione | 3 min

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Jolanda. Jolanda contro tutti. Sembra il titolo di un nuova pellicola al cinema, ma è il film che si sta girando in questi giorni nel Basso Ferrarese. L’uscita dall’Unione Terre e Fiumi annunciata dal sindaco Elisa Trombin ha creato un po’ di scompiglio istituzionale nei Comuni di Copparo, Berra, Tresigallo, Formignana e Ro, legati fin dal 2009.

Una rottura dettata da motivi economici ma che sarà effettiva solo con una delibera di giunta da approvare in consiglio comunale entro giugno. Per Laura Perelli, sindaco di Formignana e presidente dell’Unione, c’è ancora tempo per evitare che si arrivi allo strappo, magari convocando un incontro pubblico per analizzare le conseguenze di questa importante decisione.

Per il sindaco jolandino invece il dado è tratto e, ferma nella sue convinzioni, ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Il sindaco di Berra offre una rateizzazione di 50 anni al mio ex vice sindaco; ora addirittura il sindaco Perelli viene ad un incontro con i nostri cittadini – scrive la Trombin sulla sua pagina Facebook -. Quelli che ci hanno sempre attaccati. Quelli che ci vogliono far chiudere la scuola che sto difendendo con le unghie e con i denti ora sono nel panico”.

L’unico collega che ancora si salva, secondo la Trombin, è il primo cittadino di Tresigallo Andrea Brancaleoni, l’unico a non aver aderito al comunicato congiunto dei colleghi del Pd, che sembra condividere in parte le ragioni di Jolanda senza però entrare pubblicamente nel merito. “Anche Tresigallo se ne sta accorgendo – conferma il sindaco jolandino -. L’Unione serve solo a far pagare i conti più salati ai comuni più piccoli a favore di Copparo e company”.

Un divorzio in cui entrano in gioco non solo le quote che il Comune versa all’Unione (440mila euro all’anno) o i debiti che Jolanda ha maturato negli anni (da saldare con una rateizzazione di 10mila euro al mese fino al 2021) ma anche i conseguenti servizi gestiti fino adesso.

Il sindaco non fa comunque un passo indietro e, anzi, annuncia battaglia in attesa dell’incontro, con data e luogo ancora da definire, probabilmente la seconda settimana di giugno a Jolanda. “Ora dovranno rispondere sui loro conti, i nostri li conosciamo già – prosegue la Trombin, senza menzionare il  ‘buco’ di quasi un milione di euro riportato nel bilancio 2016 -. Ho l’elenco di tutto ciò che l’Unione ha fatto a spese del mio comune  e posso dare conto ai miei cittadini di tutte le riunioni che sono state fatte. Lo farei a teatro se non fosse chiuso. Perché quella sede è la più adatta”.

“L’Unione vuole solo i soldi che la nuova grande azienda darà al comune di Jolanda – chiosa la Trombin -. I soldi dei cittadini iolandini. Ora ci vogliono a tutti i costi e sono nel panico. Verranno? Dovranno rispondere a tutte le domande che faremo loro in pubblico. Non vedo l’ora…”.

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