Attualità
26 Maggio 2017
I cavalli hanno già saggiato la tenuta della pista in piazza Ariostea. Focus su tutte le accoppiate in gara

Palio, tutto quello che c’è da sapere in vista di domenica

di Elisa Fornasini | 6 min

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Cresce l’attesa per il momento clou del Palio di Ferrara: le corse che si disputeranno domenica 28 maggio in piazza Ariostea. La pista è in perfette condizioni e, dopo il sopralluogo della commissione di vigilanza, gli zoccoli hanno già saggiato la tenuta del terreno. Questa mattina infatti si è tenuta la prima prova obbligatoria dei cavalli, replicata nel pomeriggio con il secondo round delle 18.

E mentre il sito de “Il Palio più antico del mondo” scandisce il tempo che manca alla mossa, si rincorrono le prime curiosità sulla gara più attesa, quella dei cavalli. Al canapo ci saranno solo fantini esperti: nessun debuttante per questa edizione, anzi alcuni di loro partecipano per l’ottavo anno al Palio estense. E’ invece un debutto quello per il mossiere Davide Busatti che salirà per la prima volta sul verrocchio ariostesco dopo essere stato il braccio destro lo scorso anno.

Lo starter ha dimostrato fermezza nelle sue decisioni già a partire dai test di oggi. In mattinata ha dovuto gestire l’irrequietezza dei cavalli e una pericolosa dimenticanza del secondo canapo, mentre al pomeriggio si è verificato uno spiacevole episodio ai danni dell’equino di Santa Maria in Vado, che si è beccato un calcio dal quadrupede di San Giovanni, finito in seconda fila come vuole il regolamento.

Ma andiamo a conoscere i fantini e i cavalli iscritti alle corse per arrivare preparati all’evento di domenica. Dopo il corteo storico, che partirà alle 15 dal Castello per poi percorrere corso Ercole I d’Este e arrivare in corso Porta Mare, nella piazza ‘blindata’ prenderanno il via alle 16, nell’ordine, le corse dei putti, delle putte, delle asine e infine dei cavalli. Ecco i campioni che si contenderanno il drappo più ambito, quello di San Giorgio.

Rione San Benedetto: Adrian Topalli

San Benedetto. A galoppare per i colori biancazzurri sarà Adrian Topalli, alla sua quarta venuta in città dopo le partecipazioni nel 2013 per San Paolo, nel 2014 per San Benedetto e nel 2016 per Santo Spirito. Topalli, classe 1980, nato a Tirana (Albania) e residente nella fiorentina Fucecchio, tornerà a correre per il Diamante in sella a Spartaco da Clodia (come nel 2016). Il cavallo di riserva è Quisario, esordiente a Ferrara. Un’accoppiata di tutto rispetto, come dimostra il curriculum del fantino che ha vinto il Palio di Bomarzo nel 2012 e 2013, il Gran Premio Donatori di Sangue Fratres 2014 a Fucecchio, e il Palio di Feltre 2015 e 2016.

Borgo San Giacomo: Massimo Columbu

San Giacomo. In corsa per la contrada gialloblu c’è uno dei favoriti, Massimo Columbu detto Veleno II, nato a Gubbio (PG) nel 1974. Ha corso 6 Palii di Siena in 5 contrade (dal 1996 al 2015) ed è un gradito ritorno a Ferrara, dove ha già gareggiato per San Benedetto (1996), San Giorgio (1997), Santa Maria in Vado (1999) e più recentemente per San Giacomo (2016). Sotto di lui il fortissimo e quasi imbattibile Bomario da Clodia che ha vinto le corse del 2015 per San Giacomo e del 2016 per San Giovanni. A cavarlo c’era però Alessio Migheli, quest’anno di casa al San Giovanni. Il cavallo di riserva è l’esordiente Robolt.

Borgo San Giorgio: Simone Mereu

San Giorgio. Il borgo giallorosso conferma Simone Mereu soprannominato Deciso, classe 1980 di Carbonia, in groppa a Pressing de Mores i cui zoccoli hanno già dato battaglia nel 2015 per San Benedetto. La cavalcata del fantino, esperto conoscitore della pista ferrarese dopo le competizioni del 2012 e 2013 per San Luca e del 2015 e del 2016 per l’Idra, parte già in salita perché deve rinunciare a Narcisco: l’anziano cavallo di 11 anni, che negli ultimi 4 anni non si è perso un appuntamento ferrarese, non ha superato la visita veterinaria per una lieve zoppia e dovrà quindi rimanere ai box. Difficile riassumere la carriera di Mereu in poche righe: le ultime vittorie le ha ottenute al Palio di  Fucecchio nel 2014 e 2015, mentre l’anno scorso si è aggiudicato il Palio di Casole d’Elsa.

Borgo San Giovanni: Alessio Migheli

San Giovanni. Il favorito è inevitabilmente Alessio Migheli detto Girolamo, senese classe 1984, che ha vinto le ultime due corse (nel 2015 per San Giacomo e nel 2016 per la Lince). Per confermare il titolo coi colori rossoblu dovrà fare a meno della velocità di Bomario da Clodia (in forza al San Giacomo appunto) e puntare tutto sull’altrettanto esperto Bonantonio da Clodia che nelle corse del 2013 per San Benedetto e del 2016 per San Giacomo non è riuscito a replicare la vittoria ottenuta nel 2012 sotto i biancazzurri.  Non sono ammessi errori: il cavallo di riserva, Querino, non è risultato idoneo dagli accertamenti veterinari e quindi Migheli potrà fare affidamento solo sul bianco Bonantonio, un equino vivace che richiede la massima cura e attenzione.

Borgo San Luca: Alberto Ricceri

San Luca. Dopo 12 anni di assenza torna Alberto Ricceri detto Salasso, nato nel 1975 a Siena, che dopo le partecipazioni nel 2002 per San Paolo e nel 2005 per Santa Maria in Vado, ci riprova quest’anno per la contrada rossoverde in groppa a Quattro Mori, che ha già cavalcato l’edizione 2015 per Santo Spirito (cavallo di riserva l’esordiente Parledi). L’accoppiata sembra avere le carte in regola per per mettersi in bella mostra e puntare dritto al traguardo, come Salasso già fece in tre edizioni del Palio di Siena, vinte nel 2004, 2006 e 2014. 

Rione Santa Maria in Vado: Valter Pusceddu

Santa Maria in Vado. Accoppiata storica non si cambia. Valter Pusceddu detto Bighino, genovese classe 1981, torna a combattere per i colori gialloviola così come negli ultimi tre anni. L’anno scorso la sfortuna ci ha messo lo zampino: il fantino è stato sbalzato dal suo stesso cavallo, Quella Rosa, che si è incespicato da solo a due metri dal canapo. Ma il “ragazzetto”, questo il suo soprannome per via della giovane età del suo esordio quando aveva appena 18 anni, ci riprova sempre in sella di Quella Rosa. Una buona occasione per riscattarsi dallo sventurato ultimo posto con cui hanno chiuso il 2016. Il cavallo di riserva è Shamera.

Rione San Paolo: Francesco Caria

San Paolo. Record di presenze a Ferrara per Francesco Caria detto Tremendo, sardo, classe 1988, alla sua ottava cavalcata in piazza Ariostea dopo le gare del 2008 per San Paolo, del 2011 e del 2012 per San Giacomo (vincendo quella del 2011), del 2013, 2014 e 2015 per San Giovanni. Come l’anno scorso, il Tremendo porterà in alto i colori bianconeri tenendo le redini di Rodrigo Baio, al suo esordio in città. Il cavallo di riserva, sempre esordiente, è Tabar. Rodrigo scalpita e così il suo cavaliere, che non vede l’ora di far vedere che oltre a essere ‘temendo’ è anche temibile.

Rione Santo Spirito: Enrico Bruschelli

Santo Spirito. Non poteva mancare il senese Enrico Bruschelli detto Bellocchio, il più giovane fantino in gara di 22 anni, che l’anno scorso ha dovuto rinunciare alla competizione per via dei continui rinvii dovuti al maltempo. Con la voglia di tornare in pista per ‘riparare’ a quel 19 giugno, Il Bellocchio – che deve il suo soprannome allo  storico barbaresco della Giraffa e ai suoi stessi occhi che hanno già ammirato la città estense per la corsa del 2015 – ha a disposizione i cavalli esordienti Superbia De Sedeni e Osama Bin. Un’occasione da non sprecare per dimostrare le doti già espresse al Palio di Faella, vinto nel 2016 con  Sempre in Piedi, e portare alla ribalta la contrada gialloverde.

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