Cronaca
23 Maggio 2017
I vertici dei carabinieri e i sindaci rassicurano gli abitanti della zona rossa. Appuntamento lunedì a Molinella

Igor, le istituzioni incontrano i cittadini preoccupati

di Redazione | 2 min

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La paura ha lasciato il passo all’impazienza. Alla preoccupazione di vivere da oltre un mese e mezzo sotto assedio senza ottenere nessun risultato tangibile. E’ lo stato d’animo che sovrasta gli abitanti della ‘zona rossa’, su cui si concentrano da inizio aprile le ricerche di Igor Vlacavic/Norbert Feher.

I carabinieri si devono essere accorti dello sconforto della cittadinanza e cambiano strategia. Gli investigatori sono ancora convinti che il killer serbo si nasconda negli argini e nei boschi tra le oasi di Marmorta e Molinella, ma ora la tattica per stanare l’uomo più ricercato d’Italia è diversa. Le auto fisse con posti di blocco agli incroci delle strade sono state sostituite da pattuglie mobili e dall’incremento delle indagini nelle campagne.

Non è l’unico sentore che l’aria stia cambiando. L’Arma ha infatti deciso di muoversi in prima linea anche nei confronti dei residenti. I vertici dei carabinieri di Bologna e Ferrara incontreranno i cittadini della zona rossa per parlare di ‘Sicurezza e controllo del territorio’, come recita il titolo dell’appuntamento fissato lunedì 29 maggio alle 18 nella sala del consiglio del Comune di Molinella, dove è stato allestito il ‘quartier generale’.

All’incontro parteciperanno i colonnelli Valerio Giardina e Andrea Desideri, comandanti provinciali dell’Arma di Bologna e Ferrara, Antonio Fiorentini e Nicola Minarelli, primi cittadini dei Comuni di Argenta e Portomaggiore, oltre a Dario Mantovani, sindaco di Molinella e Giulio Pierini, sindaco di Budrio. Forze dell’ordine e autorità unite per rassicurare i cittadini preoccupati.

Una piccola curiosità riportata dall’Ansa: il latitante non è citato nel volantino di presentazione dell’iniziativa, aperta alla cittadinanza, ma sarà inevitabilmente al centro del dibattito.

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