Jolanda
23 Maggio 2017
Disavanzo di 937mila euro causato dall’eliminazione dei residui attivi

Jolanda, ‘buco’ di quasi un milione

di Redazione | 3 min

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Jolanda. ‘Buco’ di quasi un milione di euro per il Comune di Jolanda di Savoia. Il bilancio si chiude con un disavanzo di amministrazione di poco meno di 937mila euro. Cifre importanti per un Comune che non arriva a 3mila abitanti.

L’imponente disavanzo è causato dall’eliminazione di una rilevante entità di residui attivi, ovvero quelle somme accertate ma non incassate. Un taglio resosi necessario dopo l’operazione di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, come previsto dalla legge.

Ma da cosa deriva questa sorpresa col segno meno? La cospicua eliminazione dei residui attivi è dovuta, si legge nella delibera, “principalmente all’evoluzione normativa dell’Imu avvenuta nel corso degli anni 2013-2014-2015, a quote del fondo statale di riequilibrio derivanti dal rimborso del minor gettito dell’imposta municipale, a quote di trasferimento dall’Unione Terre e Fiumi per servizi di gestione delle funzioni trasferite e, infine, ai minori proventi dei servizi scolastici dovuti a mancati pagamenti delle rette ed a un minor numero di iscritti”.

Il dato più preoccupante riguarda proprio l’Imu, “sintomo di una non corretta programmazione e controllo delle entrate proprie dell’ente negli anni 2014 e 2015” si legge ancora nella delibera che accompagna il bilancio consuntivo 2016.

Un errore che porta un significativo scostamento tra il gettito previsto e l’accertamento effettivo: in pratica, negli anni in cui la normativa in materia era in continua evoluzione, l’amministrazione ha previsto quote statali maggiori rispetto a quelle versate.

Se sono già state eliminate dalla contabilità le quote degli anni 2013 e parte del 2014, per l’esercizio 2015 si era ancora in fase di riscossione e quindi non si è proceduto alla eliminazione dei residui. Morale? Il bilancio evidenzia il mancato gettito dell’imposta per un importo di oltre 579 mila euro.

Eliminati anche i residui di 31,4mila euro e di altri 105,9mila euro riportati dal fondo di solidarietà comunale, una delle voci più importanti tra le entrate tributarie ma sulla quale l’ente non ha poteri decisionali.

Fa poi capolino l’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, costituita nel 2009 proprio per migliorare l’efficienza e costare di meno. In questo caso i residui eliminati sono relativi agli esercizi 2012 e 2013 per rimborsi dall’Unione di gestione del servizio di polizia municipale, per un importo non erogato di 91mila euro. Altre entrate erano state previste per rimborsi dall’Unione per il comando di personale, poi trasferito definitivamente all’Unione, con la conseguenza che le somme iscritte non risultano più esigibili.

Arrivando al capitolo dei servizi scolastici, si è effettuata in parte la cancellazione di servizi relativi alla scuola dell’infanzia e del micro nido, mantenendo quelle quote esigibili per emissione del relativo bollettino di pagamento e solleciti inviati dal funzionario del servizio. Si provvederà entro fine anno ad emettere gli atti necessari per il recupero. Tutti i residui cancellati dalla contabilità non risultano più esigibili.

“I dati negativi dell’esercizio 2016 in termini di residui deve portare a una attenta verifica della gestione dell’anno 2017 con particolare riferimento alle entrate proprie e alla politica di contenimento dei costi – si legge nella delibera di giunta -. Alla luce del risultato di amministrazione negativo sarà approvato il piano di rientro da applicarsi agli esercizi considerati nel bilancio di previsione in corso”.

Contatta da Estense.com, il sindaco Elisa Trombin preferisce non rilasciare dichiarazioni in attesa del consiglio comunale convocato il 5 giugno per la trattazione e approvazione del bilancio.

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