Sport
19 Maggio 2017
Mantenuto il primato in classifica. Finisce 2-1 per i biancazzurri contro il Bari allo stadio 'Mazza' nell'ultima partita della stagione

Spal da leggenda, è campione della serie B

di Federico Pansini | 7 min

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(foto e video di Alessandro Castaldi)

E’ una atmosfera che mescola entusiasmo, gioia, emozione ma soprattutto tanta, tanta leggerezza quella che avvolge il “Paolo Mazza” per l’ultima gara della stagione regolare del campionato cadetto 2016-2017. Un torneo che regala alla Spal la leggenda di una incredibile quanto meritata promozione in serie A, dopo una attesa lunga 49 anni e per il popolo spallino, soprattutto, aver vissuto aver vissuto decenni caratterizzati da ogni tipo di sofferenza calcistica e svilimento a una fede che non è mai venuta meno. Mai, nemmeno nei giorni più bui e, come orgogliosamente ricordano i tifosi biancazzurri, nemmeno nella estenuante esperienza della serie D.

Oggi, però, Ferrara mette una splendida riga su quel passato, consapevole che l’avvento dei Colombarini e di una società appassionata, seria, lungimirante ma soprattutto ferrarese nel Dna ha cambiato il corso della storia e regalato una strepitosa cavalcata che ha portato al doppio salto di categoria.

Il massimo campionato tutto da godere e da vivere nei prossimi mesi, la serie cadetta da salutare dopo una attesa di 23 anni ed appena 12 mesi di transito: ma va benissimo così.

La Spal torna in campo al “Mazza” dopo l’indimenticabile pomeriggio di Terni e le 48 ore di una festa che aggiungerà un ulteriore capitolo nella serata odierna, con i biancazzurri impegnati contro il Bari. Pugliesi senza più ambizioni dopo aver mancato l’aggancio al treno play off, Spal che invece scende in campo con l’obiettivo di congedarsi con la ciliegina del primo posto matematico che significa vittoria del torneo e pure un importante premio in termini economici oltre ai proventi derivanti dalla promozione.

Ci sono nell’immediato pre gara anche alcuni esponenti della Curva Nord Ancona, storicamente gemellati con i supporters estensi: uno striscione che recita “AL POPOLO ESTENSE IL NOSTRO ABBRACCIO E’ DEDICATO.. RISPETTO A CHI PER ANCONA SI È’ SACRIFICATO” viene portato al centro del campo e mostrato a tutti i settori dello stadio, che risponde con un sentito applauso mentre la Ovest intona “Mio fratello è anconetano” e il celebre “Ancona-Ferrara nessuno ci separa”.

La Curva biancazzurra celebra in maniera stupenda la fresca promozione in “A” coronando una annata di splendide scenografie che hanno spesso caratterizzato le gare casalinghe: migliaia di cartoncini bianchi, blu, e azzurri a comporre uno sfondo di tante sfumature e una gigantesca “A” al centro del settore accompagnato dal coro “Noi ce ne andiamo in serie A” che ha fatto da colonna sonora del finale di stagione spallino degli ultimi due mesi e due drappi ai piedi della curva “DEDICATA A CHI TI SEGUE DIETRO LE QUINTE”. Uno spettacolo.

Squadre in campo e Spal, comprensibilmente, con diversi giocatori meno utilizzati nel corso della stagione: ci sono ad esempio Silvestri in difesa, Del Grosso come esterno di centrocampo dove trova posto pure Schiavon, e il tandem offensivo Finotto-Zigoni.

Tribuna ricca di personalità importanti: tanti ex a festeggiare la A della spal, tra cui il grande Oscar Massei, il Direttore Generale della Lega Serie B Paolo Bedin e, presenza non meno importante, i familiari di Giuseppe Campione.

Nonostante il clima di festa, gara accesa sin dalle prime battute: la Spal dopo 4′ si fa vedere dalle parti di Micai con un bolide dai 20 metri di Schiavon, palla che sorvola di un metro curva la traversa.

Risponde il Bari poco più tardi: cross a centro area dove svetta bene Coratella che indirizza di testa il pallone verso il palo più lontano, ma Meret ci arriva con un bel tuffo che scatena la Ovest in una autentica ovazione. Gli ospiti trovano però il vantaggio quando scocca il 12° verticalizzazione di Romizi che taglia in due la difesa estense e perfetto inserimento di Galano che con un tocco sotto perfetto elude l’uscita del giovane portiere friulano e infila l’1 a 0 dei pugliesi.

La replica della Spal arriva 10′ più tardi: azione insistita dei biancazzurri in area ospite, dove Zigoni controlla in posizione defilata e con un tiro cross dalla traiettoria perfetta quanto maligna infila il pallone nel ‘sette’ alla sinistra di Micai per il pari biancazzurro. Il “Cobra” tocca così la doppia cifra in campionato: un bottino, quello di 10 reti, pesante per l’attaccante di proprietà del Milan e che il digì Vagnati cercherà di riconfermare anche nella massima serie.

Il gol ha il potere di galvanizzare la Spal che gioca senza pensieri e pressioni: Al 29° Del Grosso va vicino al gol da antologia con un mancino su punizione che sfiora l’incrocio della porta barese, poi Castagnetti al 36° conclude dal limite andando vicino al palo.

Nelle fila dei pugliesi è sempre Galano il più pericoloso: il brevilineo numero 11 si infila al 38′ tra Gasparetto e Silvestri ma al momento di battere verso la porta di Meret litiga con il pallone vanificando l’occasione. Sul versante opposto proteste biancazzurre al 43° per un gol annullato a Finotto: l’attaccante biancazzurro scatta sul filo del fuorigioco raccogliendo il filtrante di Arini e batte Micai, ma l’esultanza dura pochi secondi perchè il guardalinee ravvisa una dubbia posizione di offside.

E’ l’ultima emozione di un divertente primo tempo che si chiude sull’1 a 1.

All’intervallo anche l’ultimo appuntamento della stagione con la sfilata sul campo del “Mazza” di due protagonisti del passato: tocca questa volta a idoli spallini di fresca memoria, perchè a raccogliere gli applausi di tutto il pubblico estense sono Andrea Mangoni (difensore della grande Spal di Gibì ed anche direttore sportivo dei biancazzurri durante la presidenza Tomasi) e l’indimenticato bomber Girolamo “Mino” Bizzarri.

Al rientro dalla pausa non ci sono cambi tra i 22 in campo, ma già dopo 3′ Semplici concede la passerella ad Alex Meret: standing ovation  per uno dei protagonisti della stagione, destinato ad un luminoso futuro e su cui, comunque, la Spal farà un tentativo con l’Udinese per ottenerne il prestito per una ulteriore stagione. Al suo posto ecco, al debutto stagionale, il terzo estremo difensore della rosa Poluzzi. Anche Colantuono opta per la prima sostituzione della gara: Coratella lascia il posto a Parigini dopo 7′.

Occasionissime in serie per Bari al intorno al quarto d’ora : prima Salzano raccoglie un pallone vagante su corner dalla sinistra e cocclude a botta sicura trovando la deviazione decisiva di Castagnetti in angolo, sugli sviluppi svetta Daprelà svetta da due passi ma la sfera si perde di pochi centimetri sul fondo alla sinistra di Poluzzi.

Nella Spal altro cambio tra gli applausi: è il turno di Vicari che rileva Gasparetto.

La gara cala di ritmo seppure la Spal non disdegni di cercare la rete del vantaggio: tra i più propositivi Del Grosso da cui partono un paio di traversoni interessanti dalla sinistra su cui gli attaccanti biancazzurri mancano l’appuntamento per poco.

Ancora pericolosissimo il Bari alla mezz’ora con Galano che semina Giani e mette la sfera verso centro area dove Parigini cerca una deviazione con il tacco che sfiora il palo.

Altro cambio nel Bari: a dieci dalla fine Gori prende il posto di Micai tra i pali della porta dei pugliesi.

Intanto la Ovest continua la sua incessante serata di tifo, con una dedica a Federico Aldrovandi, un pensiero a Lillo e l’incoraggiamento a Pietro Verri.

La Spal torna a farsi vedere in area avversaria al minuto 86 con una doppia occasione per Zigoni che di testa prima chiama all grande intervento il neo entrato Gori, poi sul corner successivo di Del Grosso impatta bene di testa ma mette fuori di poco.

Si arriva così al finale e l’ultima ovazione è riservata a Castagnetti che lascia il campo ed a Mirco Antenucci, tra i giocatori simbolo della promozione, che lo sostituisce.

E il numero 7 ci impiega esattamente un minuto ad entrare in maniera decisiva nella gara: controllo di palla al limite dell’area del Bari, conclusione insidiosissima che Gori non trattiene, Zigoni viene atterrato sulla ribattuta e la palla arriva a Finotto che conclude a colpo sicuro trovando la respinta miracolosa di un difensore ospite. A mettere fine all’assalto in maniera vincente ci pensa ancora Zigoni, che da terra colpisce con il destro e fa esplodere il “Mazza”.

Succede poco e nulla nei 3′ di recupero, la Spal è campione della serie B stagione 2016-2017.

IL TABELLINO DELLA GARA.

Marcatori: 12′ pt Galano, 22′ pt, 44′ st Zigoni.

SPAL (352): Meret (dal 3′ st Poluzzi); Silvestri, Gasparetto (dal 16′ st Vicari), Giani; Lazzari, Arini, Castagnetti (dal 43’st Antenucci), Schiavon, Del Grosso; Finotto, Zigoni. A disp.: Cremonesi, Floccari, Bonifazi, Mora, Schiattarella, Costa. All. Semplici.

BARI (352): Micai (dal 35′ st Gori); Suagher, Moras, Cassani; Furlan, Basha, Romizi, Salzano (dal 25′ st Greco), Daprelà; Coratella (dal 7 ‘st Parigini), Galano. A disp.: Maniero, Turi, Yebli, Portoghese, Romanazzo, Lella. All. Colantuono.

Arbitro: Mainardi da Bergamo.

Note: serata dal clima primaverile, terreno in perfette condizioni, spettatori 8348. Ammoniti: Castagnetti, Moras per gioco falloso. Angoli: 7-6 Spal. Recupero tempo: pt 0′; 3′ st

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