Comacchio
4 Maggio 2017
Legambiente: "Scempio provocato da una potatura fatta male, pericoloso per la sicurezza stradale"

Strage di alberi sulla strada provinciale Ferrara-mare

di Redazione | 2 min

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Porto Garibaldi. Strage di alberi sulla strada provinciale Ferrara-mare*. E’ lo “scempio provocato da una potatura fatta male” a Porto Garibaldi, nella zona Collinara, a duecento metri dall’incrocio con la strada Acciaioli sul lato destro in direzione Porto Garibaldi, segnalato dal circolo Legambiente “Delta del Po” che ne ha dato comunicazione alla Provincia di Ferrara, al sindaco di Comacchio e al direttore del Parco Delta Po.

Il presidente del circolo Marino Rizzati, su indicazione di alcuni residenti, ha proceduto ad un sopralluogo per verificare l’abbattimento di alberi, probabilmente polloni di Ailanto, per una lunghezza di almeno duecento metri. Tali alberi fanno parte di una siepe frangivento che fiancheggia la strada provinciale da sempre. Gli abitanti di Porto Garibaldi, infatti, ricordano la presenza della siepe ancora prima che la strada venisse asfaltata.

“Negli anni passati la siepe era stata oggetto di diverse potature – racconta Rizzati – ma quello che oggi ha attirato l’attenzione è la forma dell’attuale ‘potatura’ che consiste nell’aver tagliato l’alberatura e lasciato dei tronchi monchi e pericolosi, all’altezza variabile di 50-100 centimetri dal suolo. Se l’intento era di mettere in sicurezza la strada, si ritiene che con tale potatura ne sia aumentata la pericolosità”.

“L’aspetto estetico è quello di uno scempio”, denuncia il presidente del circolo Legambiente, ancor più grave perché “siamo all’entrata della costa del Delta che si fregia di essere sito Unesco come patrimonio dell’umanità”.

“L’amministrazione comunale di Comacchio e la Provincia di Ferrara indicano nelle proprie norme il paesaggio come valore da preservare – ricorda Rizzati -. Le siepi sono un valore per la conservazione paesaggistica quale residuo del Bosco Eliceo e della viticoltura della costa e fanno parte essenziale della biodiversità per la presenza di specie autoctone di vegetazione, oltre a rappresentare un riparo per insetti e uccelli. In questo caso è evidente come le piante di Pungitopo sono state recise o lasciate fuori dalla copertura che la siepe custodiva, provvedendo a ripararle garantendo un micro clima adatto alla loro sopravvivenza”.

Considerato che “l’ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità, nella stesura delle norme per la stazione ‘entro storico di Comacchio’ ha evidenziato la necessità di salvaguardare i ‘corridoi ecologici’ che collegano la costa con il territorio vallivo o agricolo interno, ed inoltre, ha definito tempi per lo sfalcio, proprio per salvaguardare i periodi di riproduzione dell’avifauna”, il presidente del circolo Legambiente chiede chiarimenti “per conoscere quali soluzioni, la Provincia ed il Comune, intendono mettere in atto per riparare e salvaguardare l’ambiente compromesso”.

*articolo modificato a causa di un errore nell’individuazione della strada. Non si tratta della superstrada Ferrara-mare ma della strada provinciale Ferrara-Porto Garibaldi. Ci scusiamo con i lettori.

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