Sport
28 Aprile 2017
Negli under 16 i Duchi conquistano lo Springbowl di Firenze

Football. Le Aquile hanno la meglio sui Broncos

di Redazione | 4 min

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La Benedetto si fa ancora più bella per il suo appuntamento con la Storia: nell’ambito del Mese Benedetto, infatti, la società biancorossa ha scelto la partita di sabato 30 marzo con Latina (palla a due alle 19) per celebrare le prime partite giocate dai “pionieri” del basket centese

La prima giornata della fase a orologio segna la convincente vittoria casalinga delle Aquile Ferrara contro i Broncos Titans Romagna. La partita dell’andata aveva visto i padroni di casa soffrire per battere i mai domi romagnoli; stavolta invece le Aquile si sono imposte fin da subito, soprattutto con una difesa che ha lasciato a secco l’attacco dei Broncos.

L’avvio è stato condotto magistralmente dai ferraresi: al primo drive offensivo segnano subito con una corsa di Papa, replicando subito dopo con un lancio di Paiuscato per Mingozzi. Sul finire del primo quarto Ferrari corre per oltre 60yds grazie ai magistrali blocchi dei compagni; 21-0 per le Aquile dopo appena quindici minuti di gioco.

Nel secondo quarto i Broncos Titans danno segno di ripresa, con un lungo drive offensivo che li porta a ridosso della endzone ferrarese. Qui sale però in cattedra la difesa delle Aquile: Sicignano recupera un fumble e corre verso l’enzone; quando l’avversario lo ha ormai raggiunto, scarica un pitch laterale su Cioni che riesce a correre liberamente in touchdown. Subito prima dell’halftime le Aquile segnano nuovamente sull’asse Paiuscato-Mingozzi. Grazie al PAT di Sarto (5/5) le squadre vanno al riposo sul 35-0.

Come da regolamento, a causa dell’ingente distacco di punti, per tutta la seconda metà di gara il cronometro scorre senza interruzioni; entrambe le squadre mettono quindi in campo le seconde linee per preservare i titolari da infortuni. Nessuna delle due compagini segnerà in questi 30 minuti, con la partita che si conclude quindi sul 35-0.

Ora, prima del prossimo incontro (previsto a Bologna contro i Doves sabato 13 maggio) le Aquile avranno 2 settimane di stop: potenzialmente pericolose per la concentrazione ma molto utili per recuperare gli infortunati nei ruoli chiave.

Martedì 25 aprile si è disputata a Firenze, nella cornice del Guelfi Center, la seconda edizione dello Springbowl, torneo di football americano under 16 al quale hanno partecipato anche i Duchi, la formazione giovanile delle Aquile. Oltre al team ferrarese, hanno preso parte alla manifestazione alcune tra le realtà più importanti in Italia, le milanesi Seamen e Rhinos, i Guelfi Firenze, i Warriors Bologna e i Lupi Roma, per un totale di 6 squadre suddivise in due gironi da tre.

I Duchi hanno affrontato nel loro primo match di giornata i Seamen, in quello che si preannunciava forse come lo scontro clou del torneo, riportando una vittoria senza particolari patemi per 36 a 14. Subito in evidenza l’attacco ferrarese guidato dal promettentissimo quarterback Alessandro Golfieri, che andava a segno ripetutamente con sicurezza e autorità.

Nel secondo match di qualificazione contro i Warriors era la difesa a rivelarsi una vera cortina di ferro, vanificando sul nascere ogni tentativo dei bolognesi e andando pure in touchdown con un intercetto di Poletti.

In finale, i Duchi trovavano i Rhinos, una squadra con molti giocatori compagni in nazionale di flag degli atleti estensi, e si aggiudicavano la partita per 30 a 0, con una facilità disarmante, agevolata anche dagli infortuni che avevano limitato il roster meneghino. Ma quel che ha davvero impressionato tutti gli appassionati presenti è l’incredibile autorevolezza con la quale i Duchi hanno condotto l’intero torneo. Il livello di gioco espresso, sia in attacco che in difesa, è stato davvero superiore a ogni avversario: i ragazzi ferraresi hanno preso in mano tutte le partite fin dai primi istanti di gioco e le hanno portate “a casa” senza mai lasciare alcuna chance di rimonta ai team rivali.

È difficile citare quali tra i giocatori dei Duchi si siano espressi meglio in campo, tanta è stata la qualità di gioco mostrata in ogni ruolo e reparto. L’attacco ha girato benissimo, attestando da subito un solido gioco di corsa che ha poi consentito di sviluppare anche lanci spettacolari che hanno deliziato i numerosi genitori-tifosi. La difesa è stata pressoché perfetta, una vera “no name defense”, in cui tutti hanno giocato al meglio e che in tre partite ha concesso solo pochissimi primi down e una manciata di punti. Anche i più giovani e inesperti, quando chiamati in causa, hanno retto il campo nel migliore dei modi. Davvero ai Duchi non si poteva chiedere di più, e c’è da scommettere che i tanti tecnici presenti abbiano preso buona nota di quanto visto in campo.

A fine torneo da segnalare anche i trofei individuali vinti dal già citato Alessandro Golfieri, nominato MVP del torneo, e da Gabriele Paganini, premiato come Best Scorer.

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