Cronaca
27 Aprile 2017
In aula poliziotto riconosce fotogramma del rapinatore di Porta Po

“Il rapinatore è lui”

di Redazione | 2 min

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Per gli inquirenti quell’uomo ritratto di spalle e ‘catturato’ da una telecamera di sorveglianza è lui. Per la difesa, rappresentata dall’avvocato Carlo Bergamasco, ci sono dubbi al riguardo.

Toccherà agli altri testimoni chiamati dal pm Giuseppe Tittaferrante confermare o meno se quel frammento di immagine ritrae o meno Giuseppe De Gaetano, 44 anni, accusato della rapina a un rappresentante di preziosi avvenuta il 9 ottobre 2013 in corso Porta Po a Ferrara.

Quel giorno due malviventi in moto, assistiti da un complice che li seguiva in macchina, sfondarono il finestrino dell’auto di un rappresentante di preziosi residente nella provincia di Varese, che si trovava in visita a clienti della zona di Ferrara. Il malcapitato, che si trovava al posto di guida mentre era in sosta in corso Porta Po, venne affiancato dalla moto con i sella i due banditi. Uno di loro, con in testa ancora il casco, scese velocemente e in pochi secondi infranse con un oggetto contundente il finestrino del lato passeggero per afferrare due zainetti contenenti preziosi, risalire in moto e scappare con un bottino di circa 120mila euro.

A ‘incastrarli’ ci sarebbero le immagini di una telecamera di sorveglianza, che avevano permesso successivamente ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ferrara di individuarli come gli stessi rapinatori finiti nel frattempo in carcere per un altro colpo. Sempre a Ferrara, sempre ai danni di un rappresentante di gioielli, in via Cortevecchia (per il quale sono già arrivate le condanne in primo grado).

Per Massimiliano Di Matteo e Salvatore Candolfi è già arrivata la condanna in rito abbreviato a 2 anni e 6 mesi. Per il terzo uomo, De Gaetano, che ha scelto il rito ordinario, si attende l’esito del processo in corso davanti al tribunale collegiale di Ferrara e al pm Giuseppe Tittaferrante.

Ieri un agente di polizia giudiziaria ha affermato in aula di averlo riconosciuto dalle immagini. La prossima udienza a luglio.

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