Jolanda di Savoia. Dopo i dubbi sollevati in gennaio dal consigliere comunale Francesco Rendine (Gol), un’altra segnalazione arriva da un cittadino-utente della strada in merito all’autovelox di Jolanda di Savoia. Questa volta però sotto accusa è l’autovelox nel centro abitato di Jolanda, dove alcuni verbali del mese di marzo avrebbero lasciato alcuni dubbi e perplessità.
Le multe in questione, che risalgono al 14 e al 25 marzo, indicano un’infrazione avvenuta a Jolanda di Savoia in via Cavicchini “altezza dell’intersezione con via delle Ombre”, “quando – spiega il cittadino – come si può palesemente vedere dalla prospettiva delle foto (qui pubblicate, ndr), l’autovettura si trova invece più avanti, all’altezza dell’intersezione con via dei Giunchi verso l’uscita dal centro abitato”. Il secondo dubbio è che “le foto delle autovetture visibili nel sito del Comune sono completamente anonime senza alcuna scritta o indicazione del giorno, dell’ora, dello strumento utilizzato, della velocità, anche se nel verbale è precisato: “Velocità indicata sulla risultanza fotografica …””.
“La Direttiva Maroni – aggiunge – puntualizza che ai conducenti deve risultare “ben visibile la postazione mobile dell’autovelox”. Gli automobilisti che circolavano in direzione Tresigallo, come hanno potuto vedere la postazione, se l’autovelox era posizionato alla sinistra della strada e all’inizio di via dei Giunchi, come si evince dall’angolazione delle foto con abitazione e campagna sulla destra? Questo anche se il verbale rassicura i multati: “apparecchiatura utilizzata per la rilevazione, preventivamente segnalata e ben visibile”. Certo che la sintetica frase “preventivamente segnalata e ben visibile”, non chiarisce se è riferita alla strumentazione, alla segnaletica o ad entrambe: cosa era visibile? Quanti segnali sono stati utilizzati e quale era la loro dimensione, considerato che gli automobilisti in transito non li hanno visti? La Direttiva Maroni non consente a nessuno di nascondere l’autovelox o di usare segnali invisibili o di indicare un luogo diverso da quello in cui è avvenuta l’infrazione; possiamo discutere fin che vogliamo se la legge è fatta bene o completamente sbagliata, ma è l’unica di riferimento, alla quale i Sindaci, volenti o nolenti, debbono attenersi integralmente fino a quando qualcuno non la cambia. Verbale e foto debbono essere sempre precisi in ogni dettaglio per non ledere il diritto alla difesa del cittadino”.
“In presenza di tante omissioni ed errori – conclude il cittadino dubbioso – sarebbe opportuno che il Prefetto effettuasse una pronta verifica e, se quanto esposto risultasse vero, facesse rendere i soldi agli ignari automobilisti che hanno già pagate le sanzioni”.
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