Cronaca
24 Aprile 2017
Meno preoccupazione e timori fra la gente di Molinella e Marmorta ma "non vediamo l'ora che venga preso"

Ricerche di Norbert-Igor, si allenta la tensione fra la popolazione

di Redazione | 3 min

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Fra Molinella, Marmorta e Campotto, nascosto fra un filare, un acquitrino e un casolare abbandonato potrebbe esserci  Norbert-‘Igor’, che riesce ancora a dileguarsi e a sottrarsi alla cattura da parte delle Forze dell’Ordine impegnate in questa massiccia caccia all’uomo.

E mentre la psicosi di ‘Igor’ si allarga a macchia d’olio, con una segnalazione, senza alcun riscontro certo, anche a Padova dove sarebbe stato visto salire su un bus facendo scattare l’allarme alle forze dell’ordine, la gente di queste zone, comunque, ostenta tranquillità e a Molinella nei locali si guarda il turno del campionato di calcio, i bambini giocano nei parchi e i ragazzi escono a mangiare un gelato, ormai vedere i posti di blocco dei militari presidiare l’ingresso del paese è divenuta quasi un’abitudine.

Lo confermano anche i molinellesi come Nicolas Amadori che si sente “sicuro, i primi giorni c’era un po’ di tensione nell’aria ma adesso non c’è nulla di cui preoccuparsi”, e Luca Sambri che, mentre cammina costeggiando il canale di fronte alla caserma dei carabinieri divenuta il quartier generale delle ricerche, nota la mole diversa di giornalisti che si assiepavano in massa i primi giorni che ‘Igor’ ha iniziato la fuga: “Ora per fortuna ci sono solo i militari, ed è meglio perché si sta più tranquilli, non abbiamo bisogno, come comunità, di troppi riflettori puntati addosso”.

Tuttavia chi, come Isabella Mantovani, vive in una casa isolata appena fuori paese conserva ancora qualche timore: “Ogni tanto qualche pensiero strano in testa mi viene, ma ragionando a mentre fredda penso al numero di Forze dell’Ordine impegnate nelle ricerche e mi convinco che è impossibile che sia ancora nascosto fra queste valli”.

A Marmorta invece, nei pressi del quale nei giorni scorsi si sono intensificati i blitz, il clima è un po’ più teso rispetto a Molinella, come confermano Mohammed Gaarouj “c’è ancora elettricità nell’aria, e non vediamo l’ora venga preso per metterci una pietra sopra”, Maria Rosa Masina passata da qui “mercoledì durante il blitz e vedere tutte quelle forze in azione, i giubbotti antiproiettile e la strada chiusa mi ha fatto impressione, speriamo questa storiaccia finisca il prima possibile” e Stefano Costantini che afferma come “si guarda ancora con sospetto il volto di uno sconosciuto, anche se credo non sia più qui: possibile che dopo 2 settimane non l’abbiano ancora catturato?”.

Proseguendo verso Campotto, in piena zona rossa, non può non balzare all’occhio un gruppo di persone sbucare da un canneto sull’argine del Reno che camminano a passo spedito, noncuranti che a pochi metri da loro potrebbe nascondersi ‘Igor’, l’uomo più ricercato d’Italia. Sono tedeschi di Baviera e amano la natura, hanno approfittato di una gita in Romagna per fermarsi fra queste valli: “Non conoscevo bene tutta la storia, ma credo che non avrei comunque rinunciato a venire”, dice Veit Halle prima di sentenziare che “vivere normalmente è l’unica forma possibile per sconfiggere la paura”.

L’apparente tranquillità domenicale contrasta fortemente con le ricerche di Norbert Feher, con gli inquirenti, i carabinieri e le forze speciali che hanno operato anche oggi senza un attimo di pausa.

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