Economia e Lavoro
17 Aprile 2017
Buoni numeri dal bilancio di sostenibilità, ma il commercio sembra non beneficiarne abbastanza

Capodanno sostenibile, ma per i commercianti si può fare di più

di Redazione | 3 min

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Siamo a Pasqua ma a Ferrara è tempo di tirare una riga e fare il bilancio completo su come sono andati gli eventi di Natale e capodanno in città. E il risultato è positivo sotto molti aspetti, anche se ci sono delle cose da migliorare, soprattutto per quel che riguarda il commercio.

Qualche giorno fa è stato pubblicato il bilancio di sostenibilità degli eventi collegati al natale, che mostrano numeri interessanti e che danno valore all’iniziativa, a partire dall’indice di sostenibilità (che include gli aspetti ambientali, sociali, territoriali ed economici), che si attesta al 66,6% a fronte di un obiettivo minimo del 40% per l’ingresso nel circuito Zero Waste e che migliora di 5 punti percentuali rispetto al dato registrato la scorsa edizione (61,6%).

I numeri sono molto buoni: gli spettatori per l’evento clou, l’incendio del Castello, sono stati 35mila, per l’accensione dell’albero sono stati 13mila; rispetto all’anno precedente le presenze turistiche a dicembre sono aumentate del 23% e la quota di pacchetti turistici venduti dal consorzio Visit Ferrara per l’evento di capodanno è cresciuta di un più che significativo 88%, segno l’evento tira. “La media dei giorni di permanenza in città è cresciuta (1,85 giorni) – si legge nel documento – e questo grazie alla sinergia tra la mostra a Palazzo dei Diamanti e gli altri percorsi museali presenti nello stesso periodo. Sono positivi tutti gli indicatori relativi alla presenza dei turisti. Già i dati sulle presenze nel mese di novembre indicano una crescita del 25,3% e in particolare di turisti stranieri +52,1% rispetto al 2015”.

Le cose vanno bene anche dal punto di vista dei commercianti del centro storico coinvolti in tutto l’arco delle iniziative, ma ci sono aspetti importanti decisamente migliorabili, uno su tutti: la capacità degli eventi natalizi di generare introiti per le imprese. Infatti, se il gradimento per le iniziative si attesta su percentuali alte (tra il 60 e 70 percento sommando le risposte positive – buono, ottimo – al questionario somministrato) la nota dolente arriva dalle risposte sull’incremento delle proprie attività commerciali durante le festività: il 30,5% dei commercianti ha risposto “per niente”, il 41,7% ha risposto “poco” e solo il 27,8% ha dato una risposta appena positiva: “abbastanza”.

Questo nonostante anche i commercianti abbiano notato un aumento dei turisti e delle presenze, segno che probabilmente serve una maggiore coordinazione e spirito di iniziativa tra l’Ati che gestisce gli eventi (Delphi International, Made e Sapori da Mare) e gli stessi commercianti per trasformare una potenzialità in un vantaggio reale.

E, forse, almeno una parte della soluzione potrebbe venire per la prossima edizione esaudendo alcune richieste effettuate dagli stessi commercianti nel questionario: se il gradimento per gli eventi è alto, alcuni vorrebbero che venissero apportate alcune modifiche: ricollocare il mercato nelle domeniche precedenti il Natale, abbellire le vie del cento, modificare la musica, posizionare luminarie migliori e aggiornate, dare più risalto all’illuminazione degli elementi architettonici, creare più appuntamenti per bambini e, soprattutto, coinvolgere di più il centro storico, includendo anche le vie ‘secondarie’ e non solo la piazza.

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