Ostellato
7 Aprile 2017
La proposta della Giunta dell'Unione dei Comuni Valli e Delizie per affrontare le vicende legate alle ricerche di idrocarburi nel territorio

Un tavolo istituzionale contro le trivelle nel Mezzano

di Redazione | 2 min

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(foto di archivio)

La Giunta dell’Unione dei Comuni Valli e Delizie, composta dai sindaci Nicola Minarelli (Portomaggiore), Antonio Fiorentini (Argenta) e Andrea Marchi (Ostellato), ha deciso di istituire un tavolo istituzionale per seguire ancora più da vicino le vicende legate alle ricerche di idrocarburi sul territorio operate da alcune società del settore, con particolare riferimento al permesso di ricerca presentato da Aleanna Resources in località “La Stefanina”.

Un tavolo che, nelle intenzioni dei sindaci, vedrebbe la presenza del presidente di turno dell’Unione affiancato dai referenti di giunta dei rispettivi Comuni in materia ambientale e da due consiglieri comunali, uno espressione dei gruppi di maggioranza e l’altro dei gruppi di minoranza per ogni Comune. Scopo dell’insediamento del tavolo, come spiega il sindaco di Portomaggiore Nicola Minarelli, “vuole essere la possibilità di affrontare a livello istituzionale e politico, attraverso uno strumento snello e agevole, il delicato tema della ricerca di idrocarburi sul territorio, con particolare riferimento a zone particolarmente sensibili quale il Mezzano, sito territoriale che peraltro accomuna per competenza territoriale i tre Comuni costituenti l’Unione”.

Va ricordato che la Giunta dell’Unione dei Comuni Valli e Delizie, fin dai primi atti amministrativi riguardanti il permesso di ricerca di idrocarburi nel territorio, ha formalmente e ufficialmente espresso contrarietà politica a questo tipo di attività in siti sensibili dal punto di vista ambientale e ha sempre richiesto nelle sedi opportune “nell’impossibilità normativa di agire altrimenti, garanzie, monitoraggi, controlli”. “Allo stesso modo – ha aggiunto Minarelli – la Giunta dell’Unione ha più volte ufficialmente rilevato l’assoluta inopportunità della norma contenuta nel cosiddetto “Sblocca Italia” laddove di fatto esautora la competenza delle Amministrazioni locali in tema di decisione e autorizzazione delle ricerche in oggetto”.

La costituzione del tavolo istituzionale diventa così l’occasione e il luogo di confronto politico sulla tematica, con l’obiettivo di presentare anche proposte e rappresentare le istanze dei territori dell’Unione.

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