Tresigallo. Il tribunale del riesame ha accolto il ricorso della difesa e ordinato la scarcerazione di Halyna Yaichnyk, ucraina di 45 anni, colpita da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione dei carabinieri denominata “Piazza 900”.

A metà marzo i militari dell’Arma avevano arrestato cinque persone: il camorrista 53enne Giuseppe Lomasto (già in carcere da febbraio dove deve scontare una pena definitiva di dieci anni per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti); il figlio Francesco di 34 anni (con precedenti per rapina) e il figlio più piccolo Emanuele di 20 anni (noto giocatore di calcio della squadra di Tresigallo).

Secondo gli inquirenti la famiglia Lomasto, di origini napoletane ma residente a Tresigallo da oltre un anno, importava la droga (hashish e marijuana) dal capoluogo campano per venderla sulla piazza di Tresigallo e dei comuni limitrofi, fino a Ferrara.

Con loro finirono in manette anche il presunto corriere Maurizio Morra – 36enne napoletano che portava la droga dalla Campania nel Ferrarese – e Halyna Yaichnyk, accusata di essere la basista del gruppo.

La donna, di professione badante, era sospettata di raccogliere grazie al suo lavoro informazioni utili per la commissione dei furti. In sede di riesame, il giudice ah accolto l’istanza di scarcerazione degli avvocati Barbara Simoni e Nicola Marani, ordinandone l’immediata scarcerazione e la revoca di ogni misura cautelare nei suoi confronti.

Misure confermate invece per gli altri indagati.