Comacchio
29 Marzo 2017
Riformata la sentenza di condanna di primo grado per una presunta violenza sessuale avvenuta a Lido Scacchi nel 2008

Accusato di stupro, pienamente assolto in appello

di Redazione | 2 min

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Nella foto, la sede della Corte d’appello di Bologna

Lido Scacchi. Assoluzione perché il fatto non sussiste. Si è pronunciata così la seconda sezione della corte d’appello di Bologna nei confronti di un giovane del Basso Ferrarese, condannato in primo grado per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 20 anni.

Il fatto è relativo al maggio 2008 e sarebbe avvenuto in una garage a Lido Scacchi, dopo una serata in discoteca. Un gruppo di amici tra i 20 e i 30 anni si era dato appuntamento nel locale e con loro c’era anche la ragazza di 20 anni. Dopo qualche bicchiere il gruppo si spostò nel garage, dove la ragazza avrebbe chiesto di essere lasciata sola con uno dei giovani. Ma, dopo poco, lui sarebbe uscito e – secondo l’accusa – sarebbe entrato l’imputato (difeso dall’avvocato Renzo Oppi), allora 29enne, che le sarebbe saltato addosso costringendola a un rapporto completo.

In primo grado – nonostante la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione – affiorarono pesanti dubbi sulla fondatezza della vicenda: tutti e tre i testimoni sentiti (che facevano parte del gruppo), negarono ogni fatto, anche ciò che era stato verbalizzato dai carabinieri, arrivando, in sostanza, ad autoaccusarsi di calunnia nei confronti del loro amico.

E, probabilmente, le testimonianze contrastanti hanno avuto un ruolo decisivo per i giudici d’appello nella decisione di assoluzione, nonostante l’accusa avesse chiesto di confermare la condanna.

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